
ALBA «Quali sono i piani del Comune per lo stabile a fianco della stazione dei treni?»: lo ha chiesto con un’interrogazione, durante il Consiglio comunale del 27 marzo, l’ex assessore ai lavori pubblici Massimo Reggio, ora tra le file dell’opposizione.
«Lo dico senza voler puntare il dito, ma cercando di portare un contributo», ha aggiunto. Da affittacamere gestito da un privato a problema per la sicurezza cittadina, la struttura era al centro di un giro di spaccio e illegalità, oltre a ospitare persone in condizioni degradanti dal punto di vista igienico-sanitario. Fino allo sgombero della scorsa estate, grazie all’impegno congiunto dell’Amministrazione Gatto e delle Forze dell’ordine.
A rispondere è stato il sindaco, Alberto Gatto: «In questi mesi, abbiamo contattato la proprietà, una società della galassia di Trenitalia. L’interlocuzione, lo ammetto, è difficile per via della struttura dell’ente: anche solo per avere semplici informazioni, occorre rivolgersi a più persone».
Il problema è ancora più complicato «per via di una controversia aperta dall’affittuario dell’immobile e sarà impossibile prendere accordi prima della risoluzione». In sostanza, il professionista albese che aveva la licenza per esercitare l’attività di affittacamere ha impugnato la revoca emessa lo scorso marzo: «Sulla questione, con molta probabilità, dovrà pronunciarsi il Tar (il Tribunale amministrativo regionale, ndr).
Gatto ha proseguito: «Con i vertici di Trenitalia, c’è già stato qualche accordo verbale. Da parte loro, non ci sarebbero problemi a cedere l’immobile al Comune, in comodato d’uso gratuito o in alienazione, una procedura che ne comporterebbe l’effettiva acquisizione. Le idee di utilizzo sono molte, dalla sede per associazioni alla creazione di minialloggi per studenti o anziani».
Un altro intervento riguarderà l’area verde che si trova a ridosso della stazione: «Oggi è poco utilizzata per la mancanza di giochi per bambini: anche se non riusciremo ad avere a disposizione la palazzina, procederemo comunque con la riqualificazione».
Reggio ha replicato: «Serve agire con energia per cercare di ottenere l’immobile. Ogni scelta, poi, andrebbe condivisa con i consiglieri e i cittadini».
Davide Barile
