
VINUM L’enoteca a cielo aperto di Vinum ritorna con un nuovo percorso, più accentrato e gestibile anche in caso di maltempo. La modalità è quella ormai più che rodata, che ha permesso all’ex Fiera dei vini di Pasqua di diventare un appuntamento chiave per appassionati provenienti da tutta Italia e dall’estero.
L’inaugurazione ufficiale è in programma per questa sera, alle 17.30 all’enologica Umberto I, luogo simbolo del territorio.
Saranno oltre 600 le etichette a disposizione per la degustazione, organizzate in banchi d’assaggio curati dai sommelier dell’Associazione nazionale. I banchi saranno aperti dalle 10 alle 20.
Il palazzo delle mostre e dei congressi in piazza Medford sarà il cuore della rassegna: al primo piano troverà spazio la lounge, la sala, dedicata a tre denominazioni d’origine controllate e garantite: Barolo, Barbaresco, Alta Langa, vino dell’anno del 2025 per la regione Piemonte. Questi saranno inclusi nel carnet generale, ma si potranno degustare con un ticket separato oppure singolarmente. Al piano terra, invece, saranno protagonisti i vini rossi delle Langhe, dalle Doc alle Docg più note e fino alle denominazioni più di nicchia.
Il percorso di Vinum proseguirà in piazza Medford, questa volta all’aperto, con i bianchi della destra Tanaro: freschi, eleganti e aromaticamente complessi, rappresentano un’altra eccellenza dell’offerta enoica locale.
Sempre in piazza Medford, sarà allestito il banco d’assaggio dedicato al Dolcetto, uno dei vitigni autoctoni più rappresentativi del Piemonte. Il suo nome deriva dalla particolare dolcezza della polpa dell’uva, che dà vita a un vino asciutto, con una modesta acidità. Si potranno degustare, in particolare, il Diano d’Alba, il Dogliani e il Dolcetto d’Alba. Sempre in piazza Medford, all’angolo con via Snider, troverà spazio il banco d’assaggio dedicato al Vermouth di Torino: ancorato alla tradizione sabauda, oggi è prodotto in tutto il Piemonte e non solo. Il vino è la base, con l’aggiunta di spezie, in particolare l’artemisia, la principale. Nel 2017, nel capoluogo piemontese è nato l’istituto che ne preserva la storia e le caratteristiche, a cui hanno aderito i produttori che saranno presenti a Vinum.
Il punto di riferimento successivo sarà il cortile della Maddalena: è nella piazza circondata dall’antico monastero domenicano che sarà possibile scoprire il Roero Arneis e il Roero, i vini del Monferrato, ma anche Gavi, Brachetto, Caluso, Carema e Canavese, Monferrato casalese, Colli tortonesi, Pinerolese e Nebbioli dell’alto Piemonte. Sarà una vera e propria immersione tra le aree vocate alla viticoltura della nostra regione, sempre muniti di calice e taschina per spostarsi tra un banco e l’altro.
Dopo diversi anni in cui la manifestazione si era spostata in piazza San Paolo, quest’anno Vinum tornerà in piazza Michele Ferrero, che accoglierà l’Asti spumante e il Moscato d’Asti.
La piazza ospiterà anche le grappe, in collaborazione con il Consorzio di tutela grappa del Piemonte e grappa del Barolo, a cui aderiscono 19 aziende: da quelle giovani a quelle invecchiate, per arrivare alle aromatizzate, si potrà scoprire un altro tassello dell’enologia della nostra regione, grazie alla presenza dei mastri distillatori, i custodi di questa tradizione.
Francesca Pinaffo
