Azione in Ucraina getta le basi del gemellaggio con Alba

Azione in Ucraina getta le basi del gemellaggio con Alba
Foglino, Prandi e Giachino a Kiev

UCRAINA Quattro giorni di solidarietà internazionale per la delegazione di Azione Cuneo che dall’8 all’11 maggio si è recata in Ucraina, riprendendo e ampliando i contatti già avviati.

Il gruppo, composto dal segretario provinciale e vice regionale Giacomo Prandi, dal coordinatore cittadino di Alba Massimo Giachino, e dal responsabile dell’organizzazione provinciale Luca Foglino, aveva tre obiettivi di collaborazione: uno economico, nel segno della ricostruzione, uno culturale per contrastare la propaganda russa e, infine, uno istituzionale, gettando le basi per un gemellaggio.

Dopo l’arrivo alla stazione di Przemysl, al confine con la Polonia, i tre albesi si sono recati nella capitale Kiev, dove hanno preso parte alla Festa dell’Europa. In piazza Maidan è stato possibile visitare il memoriale dei caduti e porre il tricolore, ricordando anche l’impegno di tre volontari italiani: Giorgio Galli, Massimiliano Galletti e Angelo Favara.

A Bucha, dove solo nel marzo 2022 sono stati uccisi 458 civili, c’è stato l’incontro con il sindaco Anatoliy Fedoruk per continuare la collaborazione già esistente. Presenti anche Natalya e Anna, mamma e figlia che erano state ospitate per circa un anno nella capitale delle Langhe: «Ci eravamo già conosciuti quando erano qui, hanno imparato molto bene la nostra lingua e sono orgogliose di esser parte di due comunità», dice Prandi. Alla delegazione è stata donata una medaglia di amicizia fatta simbolicamente con il metallo dei carri armati russi.

Il viaggio è proseguito con il direttore del Dipartimento dell’istruzione di Bucha, Oleh Tsymbal, con cui è stato visitato il cantiere del centro di riabilitazione per bambini disabili, finanziato dal comitato Razom di Alba e che sarà aperto a settembre: Azione e la sua rete di contatti ha deciso di aiutare ulteriormente l’iniziativa con l’acquisto d’immobili e di strumentazioni mediche.

Il gruppo è stato chiamato anche alla chiesa ortodossa, per dialogare con padre Frensis di possibili relazioni ecumeniche tra i territori, e poi nell’area industriale della città, visitando un’azienda privata che si occupa di logistica. Sempre a Bucha è stato visto il memoriale ai caduti della strage e il cimitero degli eroi di guerra: «È stata un’emozione forte vedere tanti giovani che si sono sacrificati, mentre tanti miei coetanei non si rendono conto della loro fortuna e si lamentano per cose banali», dice Foglino.

Infine, i tre sono ripartiti con un treno per la Polonia poco prima che alcuni attacchi raggiungessero la capitale Kiev, sperimentando l’ansia che da tre anni vive quotidianamente il popolo ucraino. Era prevista anche una giornata ulteriore a Kharkiv, annullata per i rischi troppo alti in questo periodo.

Lorenzo Germano

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