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Flavescenza dorata nei vigneti: Coldiretti fa il punto della situazione

La schiusa delle uova è iniziata verso il 18 maggio ma la fioritura della vite risulta essere molto diversa nei vari areali

Flavescenza dorata nei vigneti: Coldiretti fa il punto della situazione

ASTI Al via il monitoraggio in vigna dell’insetto vettore della flavescenza dorata che, seppur con qualche ritardo causato dalle persistenti precipitazioni piovose, sta incominciando a comparire a macchia di leopardo. A richiamare l’attenzione sulla problematica è Coldiretti, che fa sapere: «La schiusa delle uova è iniziata verso il 18 maggio e, a oggi, sono state osservate le prime età sulle viti, la cui fioritura risulta essere molto diversificata in relazione ai vari areali di produzione e ai differenti vitigni».

Riprendendo le disposizioni del Servizio fitosanitario regionale, il responsabile tecnico di Coldiretti Asti Antonio Bagnulo spiega: «Il monitoraggio è fondamentale per valutare lo stadio di sviluppo dell’insetto e la sua diffusione, ai fini della corretta definizione degli interventi di lotta, così come occorre intervenire puntualmente eliminando la parte vegetativa o le piante che manifestino i sintomi della malattia, in modo da evitare che l’insetto si infetti e diffonda il fitoplasma».

Terminati il periodo di fioritura della vite e l’allegagione, si potrà intervenire con i trattamenti insetticida. Coldiretti ricorda che tutte le aziende, biologiche e convenzionali, sono tenute ad attenersi alle modalità e alle tempistiche indicate nei bollettini tecnici diramati in collaborazione con il Settore fitosanitario regionale.

«In parallelo, occorre sempre spollonare, cimare e sfoltire la vegetazione almeno due o tre giorni prima del trattamento. Inoltre, sempre un paio di giorni prima di quest’ultimo, in presenza di fioriture spontanee è necessario sfalciare o asportare la vegetazione tra i filari, per evitare la presenza di api e di altri insetti impollinatori», sottolinea il presidente di Coldiretti Asti Monica Monticone.

«Tra gli accorgimenti è bene ricordare di non trattare mai in presenza di vento, per evitare fenomeni di deriva, e intervenire su entrambi i lati di ciascun filare», aggiunge Monticone. Un’ulteriore disposizione riguarda la correzione del ph dell’acqua di soluzione, che va mantenuto sempre inferiore a 7, e l’effettuazione del trattamento limitatamente alle ore serali o notturne, soprattutto quando si utilizzano prodotti fotolabili, come il piretro.

Bagnulo conclude: «In ogni caso, i trattamenti di controllo dell’insetto vettore non possono essere eseguiti a distanze inferiori a 10 metri dai confini con aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili. In tali situazioni occorre distribuire la miscela verso l’interno dei vigneto, utilizzare coadiuvanti anti deriva, non usare i cosiddetti “cannoni,” segnalare preventivamente con appositi cartelli l’esecuzione dei trattamenti ed eseguire questi ultimi nelle ore di minore frequentazione».

Ricordando l’importanza di salvaguardare il patrimonio vitivinicolo quale sostanziale ricchezza locale, il direttore di Coldiretti Asti Giovanni Rosso precisa: «La responsabilità per la tutela e la salvaguardia dei vigneti è normata puntualmente e prevede sanzioni in caso di inosservanza. Viticoltori, cittadini e pubbliche amministrazioni possono segnalare, direttamente o indirettamente, tramite i nostri uffici, situazioni di criticità sul territorio».

Manuela Zoccola

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