Ultime notizie

Più spazio ai laureati, molto meno a chi non ha ultimato gli studi

Più spazio ai laureati, molto meno a chi non ha ultimato gli studi

LAVORO Come si evolverà nei prossimi cinque anni il mondo del lavoro in Piemonte? Tra quanti faranno il loro ingresso nell’universo occupazionale, dice l’Ires, una quota del 32 per cento sarà costituita da laureati, il 30 per cento da diplomati e la restante parte da persone in possesso di una qualifica professionale o con almeno l’obbligo formativo svolto.

Chi proviene da un percorso più breve sarà penalizzato: emerge una società che seleziona fortemente, che punisce chi ha scarso accesso alle risorse dell’istruzione e non può o non riesce a portare a termine gli studi. Un’analisi interessante riguarda la tipologia di studi universitari richiesti dal mondo del lavoro del futuro: prevale l’indirizzo economico (18 per cento del totale), che è seguito da quello medico-sanitario (15%) e da ingegneria (14%). Tra i diplomati emerge nettamente l’ambito amministrativo, finanza e marketing (30%); gli altri due più richiesti – l’indirizzo meccanico-meccatronico e quello turistico – segnano ciascuno l’11 per cento.

Dominano, dunque, discipline tecniche ed economiche, a discapito di quelle umanistiche: prende forma cioè una società sempre più orientata alle componenti utilitaristiche, molto meno a quelle immateriali e culturali.

r.a.

INCHIESTA: IL LAVORO CHE VERRÀ

Banner Gazzetta d'Alba