Asl: Giovanni Monchiero riconfermato alla direzione

Le sfide dei prossimi mesi: nuovo ospedale e tagli

SANITÀ – Rivoluzioni sanitarie? Più che i programmi e i proclami saranno i nomi, le persone a determinare l’avvenire del mondo sanitario. Roberto Cota, il 28 aprile, ha comunicato i nomi dei nuovi direttori generali delle Aziende sanitarie piemontesi. Ha spiegato il Presidente della Regione: «Le 19 nomine sono state effettuate seguendo la volontà di cambiamento e la capacità di fare squadra. La Giunta ha scelto i direttori in un momento particolarmente delicato, in cui verrà reso operativo il nuovo Piano sociosanitario approvato a inizio mese in Consiglio regionale: una tappa importante per guidare la profonda trasformazione che la sanità richiede». Per l’assessore alla sanità, Paolo Monferino, «il contributo di altissime professionalità provenienti da fuori regione ha arricchito le competenze complessive del team dirigente».

Per l’Asl di Alba e Bra (Cn2) si è scelta la continuità, riconfermando Giovanni Monchiero nel ruolo di direttore generale per i prossimi tre anni. Un “premio” per i risultati fino a ora raggiunti – l’Azienda è ritenuta una delle migliori per qualità ed economicità del servizio – e un tentativo di valorizzare il radicamento sul territorio che contraddistingue il lavoro dei sanitari e del personale. Monchiero commenta: «Sono felice della decisione di Giunta: la mia riconferma alla guida dell’Asl è un incentivo non solo per operare in continuità con quanto fatto finora, ma per immaginare nuovi modi di amministrazione dato che i tempi richiedono un atteggiamento vigile e costruttivo». Proprio sul clima di recessione, il Direttore prospetta scenari difficili: «Il Governo prevede ingenti tagli per il prossimo biennio. Su scala nazionale è addirittura possibile che nel 2013 vengano stanziati otto miliardi di euro in meno: è ancora presto per conferme definitive, ma dobbiamo prepararci al peggio. Qualora la sforbiciata dovesse rivelarsi effettiva, i cittadini saranno chiamati a compensare di tasca propria. A noi amministratori il compito e la sfida di gestire il servizio sanitario nel migliore dei modi possibile». Quanto alla sua funzione di commissario dell’Asl Cn1, ricoperta per circa un anno, Monchiero si limita a dichiarare: «Non si possono dirigere due Aziende contemporaneamente: il mio ruolo nell’Asl Cn1 era temporaneo, ora concentrerò le energie sul territorio albese e braidese». Del resto, le vicissitudini dell’ospedale di Verduno – i balbettii nell’esecuzione dei lavori di edificazione e la necessità impellente da parte del territorio di nuove strutture mediche – richiederanno attenzione e completa dedizione. Momento di verifica per Monchiero, dunque: ogni riconferma è un prezioso riconoscimento, ma anche una delicata responsabilità.

m.v.

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