La figura di Arnaldo Rivera rivive tra foto d’epoca e grandi vini

La figura di Arnaldo Rivera rivive tra foto d’epoca e grandi vini

CASTIGLIONE FALLETTO La storia della cooperazione vitivinicola piemontese è ricca di alterne vicende, in cui sconfitte e vittorie si susseguono. Oggi, per fortuna, è in momento delle vittorie. Infatti, emergono risultati eccellenti in termini di crescita e partecipazione attiva dei soci, di bilanci economici trasparenti e garanti di un corretto prezzo delle uve ai soci fornitori e di una continua crescita in fatto di qualità e immagine dei vini.

In queste prospettive si colloca il “Progetto Arnaldo Rivera”, recente iniziativa della cooperativa Terre del Barolo. Si tratta di una precisa scelta da parte del presidente, degli amministratori, delle maestranze e di tutti i soci, per ricordare e soprattutto ringraziare, a quasi sessant’anni dalla nascita della cooperativa, il suo fondatore e primo presidente.

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La figura e le opere di Arnaldo Rivera sono e saranno sempre presenti nella memoria della gente di Langa. Ma quale eredità ha lasciato Arnaldo Rivera ai familiari, ai collaboratori, agli amici, al territorio e in particolare al settore vitivinicolo? Rivera fu partigiano, maestro, sindaco di Castiglione Falletto e presidente della Terre del Barolo. Cariche di alto profilo, per le quali Rivera nella sua breve esistenza ha speso tutte le energie possibili. A questo aggiungiamo uno stile di vita sobrio e semplice, un metodo di lavoro in cui valorizzava sempre e al massimo i collaboratori, mantenendo per sé stesso un basso profilo. Rivera è stato un maestro di vita. Te ne accorgi appena inizi a parlare con la gente; in molti paesi di Langa, in tante cantine, il suo ricordo è ben vivo, sincero e autentico.

Il progetto prevede innanzitutto un adeguato spazio espositivo nel punto vendita della cantina, in cui la figura di Rivera emerge in tutta la sua grandezza: numerose immagini provenienti da archivi familiari, da privati, enti e cantine lo ritraggono nei momenti salienti della sua vita. Con il fazzoletto rosso dei partigiani garibaldini a La Morra, maestro elementare a Castiglione Falletto, sindaco con il presidente Pertini a Cuneo, tra i viticoltori negli anni iniziali e difficoltosi della cooperativa. Altre immagini tra i vigneti, nel paesaggio di Langa e sul vino valorizzano il tutto.

In questo ambiente, ricco di luci e di colori, s’inseriscono naturalmente le bottiglie di Barolo e altri vini della nuova linea commerciale dedicata ad Arnaldo Rivera. Si tratta di sette celebri e storiche vigne, massime espressioni territoriali della zona Docg del Barolo: Ravera di Novello, Boiolo di La Morra, Monvigliero di Verduno, Bussia di Monforte, Castello di Grinzane Cavour, Vigna rionda di Serralunga, Rocche di Castiglione di Castiglione Falletto, a cui si aggiungono il Barolo “Undicicomuni”, una Nascetta, un Diano d’Alba e una Barbera d’Alba.

D’altronde Rivera quando nel 1958 fondò la “sua” cantina, aveva una sola grande speranza: produrre un vino che desse valore alla comunità e al territorio. Il progetto che porta il suo nome va in questa precisa direzione.

Lorenzo Tablino

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