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Cibo, come va in tavola?

I pericoli sulle nostre tavole ci sono, ma non dappertutto, come i frequenti allarmi dei mass media vogliono farci credere. Secondo la “Guida alla sicurezza alimentare”, pubblicata dall’associazione di consumatori Altroconsumo, la rete di monitoraggio e il sistema di allerta internazionale che vigilano sui casi sospetti sono abbastanza efficienti e puntuali.

Per quanto riguarda l’Italia, sono gli stessi produttori a esercitare una prima forma di analisi, attraverso l’autocontrollo a loro imposto, e sono numerosi gli enti pubblici, tra cui le Asl, incaricate di effettuare le ispezioni negli stabilimenti. A livello europeo vigila la Direzione generale per la salute e la protezione dei consumatori, che ha il potere di legiferare e ogni anno stila una lista di priorità sui rischi alimentari.

Ma per fugare ogni pericolo sarebbe buona norma prestare attenzione non solo al momento dell’acquisto, ma anche durante la conservazione casalinga dei cibi. Quante volte, per esempio, tirando fuori gli alimenti dal nostro frigo ci affidiamo all’olfatto e alla vista per decidere se mangiarli o meno? Una pratica usuale, ma non sempre corretta e sicura: può capitare infatti che le contaminazioni non lascino segni visibili. Nel dubbio, meglio consumare il prodotto nel minor tempo possibile, una volta aperto.

La data di scadenza, riportata sulla confezione, si riferisce sempre alla merce conservata in modo corretto, all’interno del proprio imballaggio, ancora integro. Accorgimenti importanti non solo per proteggere la propria salute, ma anche per preservare nel modo migliore il gusto e le proprietà nutritive dei cibi.

Per quanto riguarda la frutta e la verdura, bisogna tenere presente che il nostro corpo ne ha bisogno per il loro alto contenuto di vitamine. Un peccato quindi perderne le proprietà durante la conservazione e la cottura. La conservazione ideale è al fresco e al riparo della luce: salvo rare eccezioni, come per le patate e le banane, la maggior parte dei vegetali si conserva bene in frigorifero.

Per preservare al massimo le vitamine, bisognerebbe passare frutta e verdura sotto acqua corrente, invece di lasciarla immersa in acqua a lungo. Una volta tagliati e cotti, i vegetali sono da consumarsi immediatamente.

I sistemi migliori per mantenere le proprietà nutritive in cucina sono il microonde e la cottura a vapore. Per ogni dubbio, è possibile rivolgersi al Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asl, che si occupa in particolare di due ambiti. Da una parte, le imprese alimentari, le acque potabili, i fitofarmaci e la formazione degli alimentaristi. Dall’altra, la sorveglianza nutrizionale, la nutrizione collettiva, la dietetica preventiva e l’educazione alimentare. Ma lo scopo delle aziende sanitarie locali è anche quello di rispondere alle domande degli utenti, fornire indicazioni, suggerimenti e materiale informativo.

Cristina Borgogno

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