Il documento è stato sottoscritto in Comune nella mattinata dai responsabili del raggruppamento temporaneo di imprese che realizzerà l’opera e
dal Dirigente della Ripartizione lavori pubblici.
Firmata la convenzione per la concessione del suolo pubblico comunale, sul quale sarà effettuata la posa di reti e impianti del nuovo servizio di teleriscaldamento. Il documento è stato siglato in Comune, nella mattinata di lunedì 5, dai responsabili del raggruppamento temporaneo di imprese che realizzerà l’opera e dal Dirigente della Ripartizione lavori pubblici.
Commenta il primo cittadino Bruna Sibille: «Si è compiuto un ulteriore passo in avanti per la realizzazione di un impianto di teleriscaldamento in città. Alla firma erano presenti il direttore generale Fabrizio Proietti, l’architetto Giovanni Galletto, Corrado Bertello (presidente del gruppo braidese Olicar, in qualità di legale rappresentante del raggruppamento temporaneo di imprese tra la stessa Olicar e la multiutility albese Egea, rappresentata quest’ultima dall’ingegner Giuseppe Zanca). Adesso i titolari dell’impresa potranno iniziare l’iter per il conseguimento di tutti i permessi necessari, che saranno rilasciati dalla Provincia, e poi stabiliranno il cronoprogramma dei lavori».
La vicenda del teleriscaldamento era iniziata nel 2007, con la dichiarazione di pubblica utilità. Aggiunge Sibille: «Il nostro ok era supportato da tre ordini di motivi: i conseguenti benefìci di natura ambientale (con la riduzione dei fattori nocivi quali le pm10), i denari che saranno versati nelle casse comunali a favore della collettività e le garanzie che sono state pensate per i consumatori».
La convenzione prevede che sia erogata un’indennità speciale di disagio di 254 mila euro annui (per 29 anni), uno sconto tariffario del 20% sugli edifici pubblici, la riduzione delle bollette dell’illuminazione e il rifacimento del manto stradale. Senza dimenticare che lo stesso consumatore può ottenere sconti dal 10 al 20% in base alla sua dichiarazione dei redditi. Conclude il dirigente Giovanni Galletto: «L’impianto sarà costruito in una zona periferica, in strada Lavaceto, e prevede la realizzazione di due cogeneratori a metano – con una potenza termica di 2MWciascuno –, di una pompa di calore, di quattro caldaie e di un serbatoio di accumulo.
Senza contare che l’associazione di impresa si è impegnata a realizzare un investimento sulla rete di illuminazione pubblica di circa 460 mila euro, a cui si aggiungeranno i 90 mila euro di risparmio annuo per i minori consumi, con benefìci per le casse comunali». Stante la complessità dell’iter burocratico necessario per il rilascio delle autorizzazione, i lavori per la realizzazione della centrale termica e della rete dovrebbero iniziare tra circa un anno.
Valter Manzone