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«Facciamo del Movicentro una “casa dei bambini”»

Sono ancora in molti a pensare che sia una “cattedrale nel deserto”, che ogni tanto prende vita. Il Movicentro braidese, inaugurato nel 2008, con una superficie calpestabile di 5.850 metri quadrati (600 solo al piano superiore) e 70 parcheggi nell’antistante piazza Carabinieri caduti a Nassyria, è una struttura che si presterebbe a diversi usi, ma che per ora rimane, per la maggior parte dell’anno, chiusa e inutilizzata. Ideale per ospitare la tradizionale Fiera dell’artigianato, per convegni e mostre o per esporre i prodotti dell’enogastronomia locale – come è avvenuto a Cheese – dovrebbe poter godere di una destinazione stabile, che lo rendesse fruibile sempre. E le proposte non mancano. Già pochi giorni dopo la sua inaugurazione (20 dicembre 2008) l’allora assessore alle manifestazioni, Paolo Sbuttoni, lanciava un’ipotesi che non è ancora tramontata.

movicentro braidese

Diceva l’Amministratore: «Realizzando un ambiente permanente per la promozione dei nostri prodotti, se ne potrebbero evidenziare le caratteristiche non solamente a Cheese oppure Da cortile a cortile. L’ipotesi sarebbe quella di predisporre in questi ambienti una vera e propria “casa del gusto” che svolgerebbe un’azione promozionale concreta, consistente e permanente ».

Il prossimo arrivo a Bra di una linea della metro, potrebbe vedere il Movicentro trasformato, in parte, in una stazione della metropolitana leggera comprensiva dei normali servizi per gli utenti e in parte di questa vetrina sollecitata anche dall’Enoteca di Canale.

Anche i genitori, che durante la recente seconda edizione di Bimbinfesta voluta dal Lions club Bra Host, hanno vissuto un pomeriggio allegro con i loro figli, lanciano l’ultima idea (in ordine di tempo): perché non trasformarlo in un ambiente ricreativo, almeno al sabato e alla domenica, dove accogliere i bambini, specialmente nella brutta stagione?

Conclude il primo cittadino Bruna Sibille: «Il Comune può utilizzare questa struttura che però appartiene a Rfi. Noi abbiamo una convenzione che deve però ancora essere formalizzata con la nuova società romana che gestisce tutti i Movicentri d’Italia. Abbiamo un appuntamento a metà mese nella capitale: dopo questo incontro potremo prendere seriamente in considerazione queste ipotesi, non senza averle prima condivise con tutti i Comuni del territorio roerino».

Valter Manzone

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