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7.500 cuneesi non ce la fanno

Colletta alimentare a CuneoLa solidarietà va oltre la crisi. Circa 9.600 tonnellate di cibo raccolto, il 2 per cento in più dello scorso anno: è il risultato della quindicesima “Giornata nazionale della colletta alimentare”, organizzata sabato 26 dalla fondazione Banco alimentare onlus. La giornata ha visto mobilitarsi in Italia oltre 120 mila volontari in 8.600 supermercati,mentre più di 5 milioni di italiani hanno riempito i tradizionali sacchetti gialli con prodotti da donare a chi ha difficoltà persino a mangiare tutti i giorni.

La Colletta alimentare è “figlia” del Banco nato nel 1989 dall’intuizione di don Luigi Giussani e dell’imprenditore Danilo Fossati, “papà” dell’azienda Star, i quali hanno messo in sinergia i loro talenti e le professionalità: la carità e l’industria alimentare. Il Banco raccoglie quotidianamente le eccedenze di produzione agricola e industriale e poi le distribuisce alle 8 mila strutture caritative – mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza – che aiutano ogni giorno 1.400.000 bisognosi.

In provincia di Cuneo sonostati circa 243 i supermercati presidiati, in 73 diversi centri della Granda, Alba inclusa. Nei supermercati sabato le file alle casse erano lunghe, ma tutti hanno destinato qualcosa alla Colletta. «Nonostante la crisi», dice il coordinatore Giuseppe Pascale, «il risultato è buono. Abbiamo fatto 5 viaggi con venti scatole piene di generi alimentari – pasta, legumi e scatolame – depositate nel nostro centro di raccolta albese. Quest’anno come non mai, si puntava sulla giornata della Colletta, visto che la richiesta cresce e le riserve industriali diminuiscono».

Insieme con la Protezione civile, ad Alba hanno collaborato alla Colletta alimentare i volontari delle Misericordie, l’Associazione nazionale Carabinieri, gli Alpini, le parrocchie e la Caritas, ma anche tanti giovani e giovanissimi. Ora la raccolta albese è stata immagazzinata a Fossano, presso il Banco alimentare, per essere poi distribuita ai 50 enti convenzionati della Granda che assistono quotidianamente circa 7.500 persone che non ce la fanno.

Cristina Borgogno

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