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Meno quantità, più qualità

Consegna premio Anteprima vendemmia al figlio del senatore DesanaÈ tornata, dopo un anno sabbatico, l’Anteprima vendemmia, l’iniziativa deputata a fare il punto della situazione sulla vendemmia appena conclusa, svoltasi venerdì scorso alla Reggia di Venaria per valutare ciò che di nuovo ha portato la vendemmia 2011, un’annata importante, altalenante nel clima, ma conclusa con ottimi risultati. È stata l’occasione per tirare le somme sulla evoluzione climatica e sulla quantità prodotta, mentre sulla qualità le ottime premesse attendono conferma nei mesi e anni che verranno.

L’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto ha ricordato che nel settore vitivinicolo, la situazione strutturale regge: gli ettari vitati sono più di 47.000, con prevalenza della realtà cuneese rispetto ad Asti e Alessandria. La produzione 2011 è stata inferiore all’anno precedente: 2.682.700 ettolitri, quasi il 13 per cento in meno rispetto al 2010. Un dato più basso di quanto ci si aspettasse.

Questo a conseguenza di un’annata climatica che, come l’ha definita Gianluigi Biestro, direttore della Vignaioli piemontesi, ha relegato il caldo nei momenti non convenzionali (aprile, maggio, seconda metà di agosto e settembre), mentre i mesi estivi hanno avuto un andamento incostante. Biestro ha definito l’inverno “freddo e poco nevoso”, la primavera “prima piovosa e poi mite”, l’estate “calda solo nell’ultimo mese” e l’autunno “impeccabile, caldo e secco”.

Sui principali risultati del 2011 si è soffermato l’assessore Sacchetto, ricordando gli esiti positivi ottenuti sui mercati internazionali, grazie al lavoro promozionale condotto con il Psr e l’Ocm vino. Altro aspetto positivo è stato il rinnovo dei tre Accordi interprofessionali (Moscato, Brachetto e Gavi), mentre la nota dolente è l’efficacia ancora scarsa della lotta contro la burocrazia.

Il presidente della Vignaioli Giulio Porzio è tornato sui temi dell’Ocm vino. Negli ultimi anni, c’è stato un radicale cambio di destinazione dei fondi comunitari: fino a un paio di anni fa, prevalevano i fondi destinati ai sostegni passivi (distillazione, stoccaggi, arricchimenti). Dal 2010 e in modo crescente sono passate in testa le destinazioni attive come la promozione, che, con la ristrutturazione dei vigneti, sta monopolizzando più del 60 per cento del totale. Hanno fornito comunicazioni interessanti Andrea Ferrero, che ha presentato la struttura di coordinamento promozionale Piemonte, land of perfection di cui abbiamo scritto un paio di mesi fa, e Daniela Mangiapelo che ha illustrato il progetto Winetrace, che Regione e Vignaioli piemontesi hanno condotto per dare un senso compiuto alla tracciabilità.

A completare il lavoro è tornato anche il dibattito con i protagonisti della filiera del vino, con la partecipazione dei rappresentanti dei principali Consorzi di tutela e della Produttori Moscato. Sono stati dibattuti temi importanti, destinati a influenzare lo sviluppo del settore nei prossimi anni. Si è parlato di “gestione del potenziale produttivo” (la necessità di controllare l’evoluzione degli impianti rapportandoli alla vivacità del mercato e all’effettiva presenza nella zona di terreni idonei a dare produzioni di qualità), di prezzi delle uve e dei vini sfusi, dopo che la filiera albese ha mandato in soffitta i mercuriali, e di promozione, come fase strategica per ogni vino per potenziare immagine e notorietà sui mercati del mondo intero. Il dibattito si è sviluppato con agilità, proponendo a una platea attenta molte risposte interessanti.

La consegna del Premio Anteprima vendemmia ha completato la manifestazione. Si è trattato di un premio alla memoria, in vista dell’anniversario che sta per arrivare, quello del cinquantesimo compleanno della legge 930, che ha istituito le Denominazioni di origine dei vini. Primo firmatario di questa legge è stato nel 1963 il senatore Paolo Desana, di Casale Monferrato, che per questo è stato chiamato il “padre delle Denominazioni di origine dei vini”. Ha ritirato il premio il figlio Andrea Desana (foto), che ha ricordato che il 19 novembre scorso, a Casale Monferrato, ha preso il via la celebrazione di questo importante anniversario. Dopo un ampio giro per l’Italia, la celebrazione si concluderà ad aprile 2013 al Vinitaly di Verona.

Giancarlo Montaldo

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