Primo passo per il ponte

Le misurazioni effettuate nelle scorse settimane dai funzionari della Provincia facevano presagire un passo in avanti nella progettazione del consolidamento al ponte sul Bormida, nel centro di Cortemilia, e così è stato. La Giunta provinciale ha infatti approvato il progetto preliminare dell’opera, per un importo complessivo di 1.199.118 euro.

Gli interventi rientrano nel cosiddetto “Piano nodi”, che in pratica interessa tutta la Valle Bormida cuneese, fino ai confini con la provincia di Savona. Il Piano è finanziato dalla Regione, ma molti progetti sono bloccati in attesa che l’Ente torinese trasferisca le cifre pattuite.

Nel caso di Cortemilia, la buona notizia è che i fondi sono già a disposizione della Provincia e che, quindi, una volta che saranno stati approvati il progetto definitivo e quello esecutivo (autorizzazioni di Aipo e Beni paesaggistici permettendo), i lavori potranno partire. Ora la Giunta presieduta da Gianna Gancia dovrà trovare la soluzione per aggirare i vincoli del Patto di stabilità e, quindi, poter spendere i fondi che ha in cassa. «Siamo estremamente soddisfatti che la progettazione stia proseguendo in maniera decisa. La speranza è che si possa arrivare all’appalto nel più breve tempo possibile», ha commentato il sindaco di Cortemilia Graziano Maestro. A questo riguardo, nell’Ufficio tecnico della Provincia nessuno si sbilancia, ma da alcune autorevoli indiscrezioni si può ipotizzare che le procedure di progettazione verranno espletate entro la prima metà del 2012.

A proposito di progetto, il piano d’intervento conferma le ipotesi avanzate finora, e cioè che il ponte non verrà abbattuto. L’unico abbattimento interesserà i due allargamenti dei basamenti delle pile, realizzati successivamente alla costruzione della struttura, che riducono la portata del fiume. Si procederà poi al consolidamento vero e proprio, scavando fino alle fondazioni originarie e installando delle micro-palificazioni, che provvederanno a difendere il ponte da fenomeni di erosione. Tutte queste operazioni non prevedono alcuna chiusura del ponte. L’unica interruzione sarà necessaria quando il cantiere giungerà sulla parte superiore e si procederà a sostituire le guaine di permeabilizzazione e a riasfaltare il ponte. Si dovrebbe dunque trattare di un disagio minimo.

Contestualmente a queste opere, ne verranno effettuate altre per ripristinare gli altri elementi della struttura (tra cui le barriere laterali, parapetto, caditoie per lo scolo delle acque), degradati con il passare del tempo. «L’ipotesi di restauro della struttura esistente, prevista da questo progetto, supera i problemi legati a un’eventuale costruzione di un nuovo ponte, che avrebbe causato innumerevoli problemi vista la mancanza di una sufficiente viabilità alternativa per collegare le parti di Cortemilia, situate sulle due sponde del Bormida. L’importanza di questo ponte è massima in quanto collega l’albese con il savonese e, prima ancora, con la Valle Uzzone, altrimenti raggiungibile dalla stretta via Bergolo », commenta il vicepresidente della Provincia Giuseppe Rossetto.

Enrico Fonte

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