L’ultimo Cosiglio comunale ha affrontato il capestro dei conti pubblici decidendo di passare prima all’approvazione del consuntivo 2011: un esercizio finanziario chiuso tra molte difficoltà con un avanzo di amministrazione praticamente nullo (25.700 euro) e un fondo cassa al 31 dicembre 2011 di 2 milioni di euro circa. Risultano salite un po’ le entrate tributarie (più 30 mila) e gli oneri di urbanizzazione (cresciuti di 280 mila euro); si sconta invece una riduzione dei contributi statali e regionali (meno 50 mila) e delle entrate extratributarie (meno 143 mila). Le spese correnti (quelle generali per il funzionamento della macchina amministrativa) hanno impegnato 3 milioni e 70 mila euro e quelle in conto capitale (gli investimenti) 1 milione e 240 mila euro. «Siamo di fronte a un bilancio che riflette il momento generalizzato di crisi economica e su cui pesano le ripetute manovre finanziarie, che hanno toccato anche l’erario degli enti locali. Inoltre, lo Stato ha ridotto i trasferimenti e si trattiene alcune entrate proprie del Comune, come lo 0,38 dell’Imu sulla seconda casa», ha commentato il sindaco Nicola Chionetti. «La nostra scelta è stata per un’azione di rigore nel rapporto fra entrate e uscite, con il contenimento della spesa corrente (abbiamo mantenuto costante la spesa per il personale), il ripristino di un fondo cassa (frutto di un lavoro di risanamento delle finanze) e la rinegoziazione dei mutui a condizioni di favore. Il rigore, però, non ci ha fatto dimenticare quelle che da sempre sono le priorità di questa Amministrazione, cioè gli investimenti su lavoro, aziende e strade, la promozione territoriale e il mantenimento di tutti quei servizi fondamentali per la qualità della vita», ha aggiunto Chionetti.
Un’altra decisione di un certo interesse ha riguardato l’applicazione dell’imposta di soggiorno, prevista in modo uniforme per tutti i Comuni aderenti all’atl “Langhe e Roero”: il presupposto è che il turista fruisce di una serie di servizi (informazioni, promozione, arredo urbano, connessioni Internet wi-fi) e debba quindi compartecipare alle relative spese. Sono previsti tre scaglioni di imposta (calcolata a notte e a persona): 50 centesimi di euro per le camere che costano fino a 30 euro; 1 euro e mezzo per quelle fino a 300 euro; 2 euro e mezzo per quelle oltre 300 euro. Sono esentati i bambini sotto i dieci anni, le notti dalla ventiduesima in poi, le guide e gli autisti in viaggi di gruppo. L’introito andrà per metà al Comune e per metà all’Atl per le attività promozionali su tutto il territorio di riferimento. Una tassa ritenuta «poco opportuna in questo momento di crisi, non significativa per un Comune piccolo come Dogliani e potenzialmente fastidiosa per chi si trovi a soggiornare nella nostra città per motivi di lavoro », hanno concordemente osservato il consigliere indipendente Aldo Canis e il capogruppo di minoranza Ettore Ponzo.
Sono stati approvati, infine, alcuni regolamenti e modifiche di regolamenti, tra cui quello per la gestione uniforme (in termini di dimensioni e colori) delle preinsegne direzionali e quello per l’applicazione del contributo di costruzione, facilitando i calcoli e snellendo le pratiche relative all’applicazione degli oneri di urbanizzazione. Il Consiglio si è chiuso con l’approvazione dell’ordine del giorno dell’Anci contro la previsione normativa di una tesoreria unica che mette in difficoltà gli enti locali, non più liberi di concordare con gli istituti di credito locali le condizioni più vantaggiose per le operazioni di pagamento. A corollario della discussione c’è stata anche la presa d’atto delle dimissioni del consigliere di opposizione Lorenzo Raimondi, rassegnate per motivi personali: nella prossima seduta del Consiglio si provvederà alla surroga del dimissionario.
Miranda Ciravegna