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ALBA sfida lo smog

È stata siglata una convenzione tra Comune e alcune officine per la trasformazione delle auto da benzina a metano o Gpl. Il costo – dagli 800 ai 2.400 euro – sarà “tagliato” di 350 euro

L’aria di Alba ha bisogno di essere “ripulita”: nel 2011, le giornate in cui la concentrazione di polveri sottili ha superato i 50 microgrammi al metro cubo sono state 83, contro le 64 del 2010

INQUINAMENTO – Nei giorni scorsi, il Comune, in collaborazione con Confartigianato, ha rinnovato la convenzione con quattro officine. Gli automobilisti che trasformeranno il proprio veicolo alimentato a benzina in un mezzo ibrido a Gpl o metano potranno beneficiare di uno sconto di 350 euro sul costo di installazione del nuovo impianto. Il Comune contribuirà con 250 euro, mentre le officine convenzionate – Delfinetti, Fc service, Fontanone autoservice e Inelcar – offriranno uno sconto di 100 euro (non valido per le auto euro 0). Il risparmio si fa ancora più netto se si considera che metano e Gpl costano quasi la metà della benzina. In percentuale, chi alimenta l’auto a Gpl o a metano risparmia il 50 e il 60 per cento. Si può intuire come la spesa prevista per la trasformazione del veicolo – a seconda del modello, dagli 800 ai 2.400 euro – sia facilmente ammortizzabile.

L’assessore Massimo Scavino ha commentato, infatti: «L’incentivo intende offrire un ulteriore impulso all’adozione di politiche energetiche ecosostenibili». Il rappresentante nazionale del settore Gpl e metano della Confartigianato, Claudio Piazza, ha aggiunto che Alba è un esempio nell’ambito della promozione concreta dell’utilizzo di carburanti poco impattanti. L’accordo tra Amministrazione e operatori del settore prosegue da otto anni e ha portato alla conversione di 130 auto, con un investimento comunale di 32.500 euro. In città, il numero di vetture funzionanti a metano o Gpl è in realtà ben superiore e si avvicina al migliaio, dato che molti cittadini già possiedono un auto a gas. A proposito di vetture, il parco auto albese è uno dei migliori della Granda. Lo dicono i numeri dell’Aci, che alla fine del 2010 ha contato circa 3 mila auto tra euro 0, 1 e 2, 5.540 euro 3, 9.996 euro 4 e 755 euro 5. Un buon risultato, che tuttavia non può lasciare tranquilli, perché l’aria presenta delle criticità, determinate principalmente dalle emissioni inquinanti degli impianti di riscaldamento di vecchio stampo. Se da un lato la concentrazione media di polveri sottili è inferiore ai 40 microgrammi al metro cubo imposti dalla legge, dall’altro lato gli sforamenti giornalieri di pm10 sono ancora troppi. Nel 2011, a causa di un inverno scarso di precipitazioni, le giornate in cui la concentrazione di polveri sottili ha superato i 50 microgrammi al metro cubo sono state 83, contro le 64, dato record, totalizzate nel 2010.

Enrico Fonte

3 DOMANDE All’assessore Massimo Scavino

“ Assessore, che aria si respira ad Alba? «Nei primi tre mesi dell’anno, a causa delle poche piogge, dei lunghi periodi di alta pressione e delle emissioni dei vecchi impianti di riscaldamento, sono stati registrati ben 49 “sforamenti”. Per fortuna, a partire da aprile, la situazione è tornata alla normalità. Non bisogna allarmarsi, perché, negli ultimi dieci anni, la percentuale media di concentrazione di polveri sottili, fissata dalla legge in 40 microgrammi al metro cubo, non è mai stata superata».

Il biofix, colla vegetale capace di fissare a terra le particelle inquinanti, può essere una soluzione? «La sperimentazione effettuata nel 2010 non è stata ripetuta a causa delle gelate di gennaio e febbraio, che, di fatto, avrebbero reso inefficace la colla nebulizzata. Si stima che il biofix incida per il 20 per cento circa sul contenimento della concentrazione di pm10 e, pertanto, è molto probabile che venga di nuovo utilizzato, magari nei periodi dell’inverno meno freddi. Una pulizia costante delle strade, anche mediante i tradizionali spazzoloni, è un buon sistema per migliorare la qualità generale dell’aria».

Avete altre iniziative in mente? «Chiederemo ai funzionari della Provincia di effettuare controlli più accurati su alcuni impianti di riscaldamento obsoleti e all’Arpa di compiere verifiche su situazioni che, a detta degli uffici comunali, potrebbero essere nocive in termini di emissioni. Non potendo agire sui macro-fenomeni climatici, cercheremo di incentivare il più possibile iniziative di mobilità sostenibile, quali il Piedibus e il bike sharing, continueremo a proporre benefit per chi deciderà di convertire la propria auto a metano o Gpl e favoriremo la progressiva chiusura al traffico del centro storico. Infine, stiamo valutando la possibilità di creare, con il contributo dei sodalizi di volontariato, la task force operativa AmAlba, associazione di monitoraggio ambientale».

e.f.

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