Aveva fatto notizia, a luglio del 2010, il ritrovamento dello scheletro di un mastodonte nel greto del Tanaro, tra Santa Vittoria e Alba. Resti risalenti a oltre 5 milioni di anni.
La scoperta era stata del giovane ricercatore del museo di Alba Edmondo Bonelli, con Simona Colombero, Boris Viglier e Marta Zunino, guidati da Guido Pavia, paleontogo dell’Università di Torino, Oreste Cavallo e altri esperti. Dopo intense giornate di lavoro venne recuperata parte del gigantesco Anancus. L’anno scorso non era stato possibile proseguire lo scavo per l’acqua alta.
Quest’anno, alla ripresa dei lavori gli esperti hanno avuto una brutta sorpresa. Il suolo nell’area dove avrebbero dovuto proseguire gli scavi – segnalato – era stato smosso, pare dagli scavi di una ruspa di una ditta impegnata nei lavori per il rifacimento della diga sul Tanaro. Le speranze di ritrovare la metà mancante dello scheletro – che dovrebbe essere oggetto di una mostra al museo Eusebio, a settembre, sono state compromesse.