Strada: quanti pericoli a San Rocco Cherasca

Motocavalcata di 90 chilometri domenica 7 a San Damiano

Cesare Vacchetto ci accoglie nella sua abitazione, situata lungo la strada provinciale 429, nella frazione di San Rocco Cherasca, a pochi metri da dove, qualche ora dopo dal nostro incontro, si sarebbe verificato l’incidente in cui ha perso la vita Alessandro Martone. Vacchetto accende un registratore, da cui ascoltiamo lo snervante brusio causato dal passaggio ad alta velocità di auto e moto. La registrazione è stata effettuata proprio da quel soggiorno in cui siamo seduti. Trattandosi di un’area fuori dal centro abitato il limite di velocità era di 90 km/h, portato negli anni scorsi a 70 km/h. Vige anche il divieto di sorpasso, segnalato dalla linea continua bianca, ma automobilisti e motociclisti continuano a sfrecciare a oltre 100 km/h e a sorpassarsi come in autostrada.

Vacchetto vorrebbe che venissero messi in atto dei provvedimenti deterrenti – come l’installazione di un rilevatore elettronico di velocità fisso e il potenziamento della segnaletica orizzontale  per indurre i conducenti di auto e moto a ridurre la velocità e, di conseguenza, i rischi per sé stessi e per gli abitanti della zona, tra cui diverse famiglie con bambini, che temono di essere investiti ogni qualvolta escono di casa. Vacchetto, pur di migliorare la situazione, ha dato la disponibilità ad acquistare di tasca propria un autovelox e i segnali verticali di divieto di sorpasso.

Della questione si sta occupando il Popolo della libertà. «Con il vice presidente della Provincia Giuseppe Rossetto, ho effettuato un sopralluogo, nel quale è stata accertata la necessità di installare lungo la strada apparecchi per la rilevazione della velocità dei veicoli», ha dichiarato il coordinatore del Pdl albese Emanuele Bolla, aggiungendo: «Da una verifica effettuata con l’assessore comunale Giovanni Bosticco e il comandante della Polizia municipale Antonio Di Ciancia, è emerso che quel tratto di strada, nonostante la Sp 429 sia inserita tra le strade su cui è consentita l’attività di polizia stradale, non può ospitare una postazione fissa di rilevamento di velocità. La nostra richiesta di maggiori controlli non è finalizzata a tartassare di contravvenzioni chi segue quel percorso, ma a ripristinare un uso civile della strada, sulla quale è giusto che si transiti a una velocità ragionevole, né troppo alta, né troppo bassa, e, in questo senso, saremo decisi nel richiedere anche un minimo di tolleranza per chi supera di pochi km orari i limiti fissati». Ha dichiarato l’assessore comunale Giovanni Bosticco: «Visto che in quel tratto di strada gli incidenti gravi hanno cadenza quasi mensile, abbiamo da tempo chiesto al Prefetto di rivedere gli elenchi in modo da poter collocare autovelox fissi. Nel frattempo, incrementeremo la presenza di pattuglie».

Enrico Fonte

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