Don Valentino, il ricordo si apre la strada nella memoria.

Ora che dolore e commozione si sono attenuati e lento il ricordo si apre la strada nella memoria, vorrei spendere due parole su Don Valentino, il mio parroco di Cristo Re che non c’è più ma che è stato un riferimento prezioso per svariate generazioni di giovani albesi cresciuti nelle sue parrocchie e nei suoi campeggi, nelle sue campagne e nelle sue baite di montagna, nei suoi oratori e nelle sue comunità.
Al primo colpo d’occhio, aveva poco o nulla dell’iconografia del parroco classico: la barba quasi sempre lunga e incolta, l’andatura massiccia da plantigrado buono, gli abiti a volte trasandati, scarpe nere e sempre uguali: chissà quante paia ne avrà consumate. Se ti fermavi soltanto un attimo con lui, ti catturava con i suoi occhi magnetici e l’eloquio persuasivo di chi crede in ciò che dice.

Scusami don Valentino, se adesso per un attimo diserterò la tua chiesa. Mi farebbe ancora troppo male non sentire le tue invettive contro i soliti sciacalli e soprattutto non assistere più alla tua rappresentazione prediletta, la messa mattutina delle dieci con i bambini che cantano in coro di bianco vestiti in quell’’atmosfera gioiosa e coinvolgente.

Ora però so già come portare avanti la tua memoria: tu mi dicevi sempre che non bisogna condannare gli anziani alla solitudine, relegandoli in case di riposo fuori dal mondo come vecchi arnesi che non servono più, perché è loro diritto uscire, passeggiare nella città d’una vita, chiacchierare con gli amici di sempre e d’inverno abitare almeno una piazzetta al sole. Perché tu mi dicevi sempre che ciò che oggi abbiamo lo dobbiamo soprattutto a loro. Tu, appena potevi, li rimuovevi dalla loro solitudine. Il tuo sogno sarebbe stato una casa di riposo nel centro di Alba. Bene, caro don Valentino, non ti prometto risultati a breve ma sappi che da oggi, con le mie poche forze e la tua grande volontà, mi impegno a portare avanti il tuo sogno. E chissà che qualche anima buona non ci venga in soccorso.

Tilde, Alba

Banner Gazzetta d'Alba