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Seconda rata dell’Imu Un aiuto per fare i calcoli

IMPOSTE Il 17 dicembre, data ultima per il pagamento del saldo dell’Imu, si avvicina e milioni di proprietari di abitazioni in tutta Italia si accingono a svolgere un compito difficile: capire quanto dovranno versare all’erario.

Per questa ragione, in collaborazione con i comitati di frazione e quartiere cittadini, l’Amministrazione braidese ha organizzato una serata pubblica per fornire tutte le delucidazioni necessarie al corretto calcolo e versamento dell’imposta. L’appuntamento è fissato per lunedì 26 novembre alle 20.45 presso l’auditorium del centro polifunzionale Giovanni Arpino.

Se il computo della prima rata si è già rivelato arduo, a causa delle novità introdotte dal Governo nei mesi successivi ora la questione si è ulteriormente complicata. Tanti e differenziati sono infatti i casi specifici, con diverse aliquote da applicare alle differenti tipologie di immobili possedute.

A Bra le aliquote sono lo 0,4% per l’abitazione principale e relative pertinenze, lo 0,2% per i fabbricati strumentali agricoli, lo 0,76% per i terreni agricoli, lo 0,89% per le aree edificabili; con l’aliquota dello 0,4% che si applica alle abitazioni e relative pertinenze affittate attraverso il sistema degli affitti concordati e agli immobili produttivi di nuova costruzione, quella dello 0,76% alle abitazioni e relative pertinenze concesse in comodato d’uso ai comproprietari o parenti entro il secondo grado e affini entro il primo o ai titolari di immobili della categoria catastale C3, l’1,02 % per tutti gli immobili sfitti o tenuti a disposizione. L’aliquota base dello 0,89% si applica a tutti gli altri fabbricati, mentre per le abitazioni possedute dall’Atc (l’Agenzia territoriale per la casa, che gestisce le case popolari) e da cooperative edilizie assegnate a residenti a Bra l’aliquota è allo 0,51%.

A queste variabili occorre poi applicare le detrazioni previste per l’abitazione principale, tarate anche sulla base del numero dei componenti familiari, mentre il versamento dovrà veder scomposta la parte di Imu di competenza dello Stato da quella comunale, con codici tributo differenti da indicare nel modello F24.

ro.bu.

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