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Klinker Sire, 170 posti a rischio

CRISI Si sono dati appuntamento in piazza, davanti alla stazione di Bra, nella mattinata di venerdì scorso, i 170 lavoratori della Klinker Sire di Cherasco, azienda dal 1970 leader nella produzione di piastrelle, la cui azionista principale è la famiglia Pontiglione.

Gaspare Palermo della Cgil: «Il 30 novembre abbiamo appreso che l’azienda sta per essere messa in liquidazione. Adesso abbiamo anche una data: il prossimo 14 dicembre. Per quella giornata è convocata l’assemblea degli azionisti della Klinker Sire che – salvo miracoli dell’ultima ora – dovrebbe decidere la messa in liquidazione dell’azienda».

170 lavoratori a casa, altrettante famiglie, tutte del territorio braidese, in crisi. Continuano i lavoratori nel volantino: «Seguitiamo a sperare che qualcuno, pur in un momento di pesante crisi economica, continui a darci la possibilità di lavorare acquisendo il controllo societario, rilanciando un progetto industriale che non disperda le preziose professionalità acquisite».

Davanti alla stazione hanno manifestato anche per esprimere il loro disappunto sulla recente riforma Fornero, secondo la quale la liquidazione dell’azienda rischia di trasformarsi in un licenziamento senza alcuna copertura da parte dello Stato per i lavoratori.

Situazione preoccupante confermata anche dall’amministratore delegato dell’azienda, Sergio Trinchero, che precisa: «Venerdì 14 non sarà decisa la messa in liquidazione dell’azienda. Fino a fine anno, non si prenderà alcuna decisione. Abbiamo due trattative in corso che speriamo vadano a buon fine. I 170 lavoratori sono quasi tutti rientrati da tempo nelle linee produttive che continuano a essere attive. In cassa integrazione fino al 20 agosto 2013 ci sono venti dipendenti che lavoravano a una linea smantellata ad agosto. Non nascondo sicuramente le preoccupazioni e capisco perfettamente i lavoratori, tuttavia ritengo ci siano ancora margini di speranza per il futuro. Purtroppo risentiamo di un notevole calo di fatturato dovuto alla crisi generale dell’edilizia. Stiamo lavorando per salvare questa azienda che è sana, non ha debiti, è un gioiellino».

I manifestanti sono stati ricevuti in Comune dal sindaco Bruna Sibille che ha espresso loro la solidarietà di tutti i braidesi e la sua personale. Il presidente del Consiglio comunale Fabio Bailo ha pure annunciato una mozione a sostegno della loro causa, che sarà presentata nel Consiglio del 20 dicembre. I lavoratori hanno anche deciso una nuova manifestazione per martedì (stamani, ndr) davanti al palazzo comunale di Cherasco.

v.m.

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