Arriva l’influenza

Influenza: disposti 330 posti letto supplementari in Piemonte

MEDICINA Incontriamo Franco Giovanetti, responsabile del servizio vaccinazioni e profilassi malattie infettive dell’Asl Cn2, per fare il punto della situazione sul vaccino antinfluenzale. Quando saranno disponibili i vaccini?

«I medici di famiglia cominceranno a utilizzarli ai primi di novembre: sono loro a somministrare la quasi totalità delle dosi. Per chi è impossibilitato ad andare dal medico, il nostro servizio ad Alba è aperto il giovedì e il venerdì dalle 9 alle 11 con accesso libero per gli adulti che vorranno fare il vaccino, mentre per i bambini serve l’appuntamento (telefonare allo 0173-31.66.19); a Bra siamo disponibili sia per gli adulti che per i bambini solo su appuntamento (telefono 0173-316.619). Da noi i vaccini saranno somministrati a partire dal 14 novembre. Per i cittadini di età pari o superiore a 65 anni o che fanno parte delle categorie a rischio il vaccino è gratuito. Chi desiderasse farsi vaccinare, ma non rientra nelle categorie a rischio, può acquistare i vaccini in farmacia».

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 Quante dosi saranno somministrate in convenzione con il Servizio sanitario nazionale?

«Per l’Asl Cn2 ne abbiamo 27.000: meno degli anni precedenti perché l’adesione è calata: gli ultrasessantacinquenni che aderivano alla vaccinazione sono scesi dal 65 al 56 per cento. La causa è la perdita di fiducia nel vaccino a seguito della pandemia del 2009, quando l’allarme è stato percepito come eccessivo rispetto alla reale entità del problema. In realtà il virus non divenne aggressivo come si temeva».

 Qual è l’efficacia del vaccino antinfluenzale?

«L’anziano o il soggetto a rischio si può avvantaggiare della protezione conferita dal vaccino ma non bisogna pensare di essere protetti al 100%. L’antinfluenzale viene preparato circa sei mesi prima e in questo lasso di tempo il virus può manifestare mutazioni genetiche, quindi la risposta del vaccino può essere meno efficace. Sono allo studio vaccini più efficaci e con altre modalità di somministrazione rispetto all’iniezione: ad esempio in Gran Bretagna è disponibile una versione spray nasale».

 Quando si verifica il “picco” dell’influenza e quante persone ne sono colpite?

«È difficile prevedere quando ci sarà il picco dell’influenza ma la statistica fa pensare che sarà a gennaio-febbraio. Nella stagione influenzale 2012-2013, sebbene il picco epidemico non sia stato tra i più elevati, l’influenza ha colpito il 10% degli italiani, circa 6 milioni di casi. In media si registrano ogni anno circa 5 milioni di casi in Italia, che diventano 8 negli anni di picco (come accadde nel 2005)».

 Il vaccino può avere effetti collaterali?

«Le reazioni comuni sono quelle locali dei primi due-tre giorni, come indolenzimento del braccio e arrossamento, e più raramente febbre; per contrastarli è possibile assumere del paracetamolo. Esiste, come per ogni vaccino, l’ipotesi di reazioni allergiche, ma sono estremamente rare».

 a.r.

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