La Lega Nord di Bra cambia sede per dimenticare Davico

BRA La spending-review ha colpito anche la sezione braidese del Carroccio, che ha deciso di chiudere la storica sede, nella centralissima via Cavour. I vertici del partito che ha espresso il senatore Michelino Davico (che adesso ha lasciato la Lega Nord per iscriversi al Gruppo delle autonomie) stanno valutando alcune proposte, per trovare una sede più piccola e meno dispendiosa. Valter Bergesio, capogruppo legista del consiglio comunale braidese: «Abbiamo deciso di ridurre le spese vive, abbattendo i costi di affitto: per questo motivo abbiamo lasciato i locali di via Cavour, sopra il bar Posta. Nei prossimi giorni dovremo scegliere la nuova sede e traslocare gli arredi e le suppellettili, oggi ricoverate a casa di un militante». L’articolo completo sul prossimo numero di Gazzetta.

Valter Manzone

 

La Lega Nord affida a una lettera le precisazioni e i dettagli riguardo il cambio della sede di Bra. Per completare l’articolo pubblicato ieri ne riprendiamo un ampio estratto.

lega nord bra logo

«Gentile Direttore, riguardo la sede della Lega Nord braidese, vorremmo precisare quanto segue.

Non corrisponde al vero che la sede di via Cavour sia stata chiusa per mancanza di fondi. Vero è, invece, che il costo mensile diventava piuttosto esoso per una sede politica e in tempi di ristrettezze economiche una rivisitazione dei costi di mantenimento è doverosa.

Altra verità è che la sede era anche recapito e ufficio del Senatore Michelino Davico, ora non più nella Lega, di conseguenza l’attuale capienza dell’ufficio risultava essere superflua per il movimento, sia per motivi logistici, sia per motivi morali, poiché la Lega Nord desidera non essere più accomunata al nome del Senatore, dopo il suo recente tradimento nei confronti del movimento e delle persone che per dieci anni gli sono stati accanto. Di quanto abbia dato il movimento a Davico e quanto abbia ricevuto in cambio, se ne parlerà ancora in occasioni che non mancheranno di certo. La sede era operativa dall’elezione di Davico del 2006 e lo stesso si era impegnato di fronte ai tanti militanti del mantenimento degli uffici; militanti che negli anni hanno speso tempo e denaro in lavori di abbellimento e nell’organizzazione di serate tematiche tenute da professionisti dei vari settori. A Bra non sono mai mancate le riunioni, nemmeno negli ultimi mesi nei quali la latitanza del Senatore si è fatta sentire più del solito.

La Lega sta attraversando un momento difficile e, per un certo senso, ci sembra di tornare al 2004. Allora un nuovo gruppo fece ripartire la sede che era stata commissariata dopo un periodo buio per la sezione braidese. Il tempo dette ragione a quel gruppo e alla rinata sezione provinciale: oltre all’elezione del Senatore braidese (candidato per ben tre volte in posizione “sicura”) portò all’elezione in Provincia e Regione di Gianna Gancia (con molti assessori e consiglieri), Claudio Sacchetto e Federico Gregorio in due enti che in questi anni si sono distinti per la diminuzione del debito che essi rappresentano di decine di milioni di euro (cosa che troppi giornalisti “dimenticano”, altro che mutande di Cota…). Negli anni è cresciuto anche un nutrito gruppo di giovani che si sono distinti per il loro impegno e per la loro assiduità nelle battaglie portate avanti: dalla grande occasione persa nel referendum del 2006, ai decreti attuativi del federalismo fiscale affossati da Monti, ai vari volantinaggi e raccolte firme per portare le nostre tematiche in mezzo alla gente.

Probabilmente la Lega ha commesso qualche errore, ma sono anche questi degli insegnamenti e se ne può uscire fortificati, e con certe uscite di scena, la Lega di Bra e la città stessa avrà tutto da guadagnare».

Il Direttivo Lega Nord Bra

 

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