Visita pastorale del Vescovo alla Vicaria di Cherasco

Monsignor Giacomo Lanzetti, vescovo di Alba

Mons. Giacomo Lanzetti alla Vicaria di Cherasco dal 18 gennaio al 23 febbraio 2014

 

La Visita pastorale è una grande occasione di incontro del Vescovo con le varie comunità della nostra Vicaria che si presenta strutturata in tre “Unità pastorali”.

L’Oltre Stura con le parrocchie di Roreto, Bricco, Veglia e Cappellazzo sotto la guida dei coparroci don Massimo Scotto e don Renato Oggero Norchi e del diacono Mario Levrone.

Cherasco centro con le parrocchie di San Pietro, San Martino, San Bartolomeo, San Giovanni e San Gregorio sotto la guida del parroco Angelo Conterno e del vicario parrocchiale Bartolomeo Rinino.

Narzole e Monchiero con le due relative parrocchie sotto la guida del parroco Angelo Carosso e del vicario parrocchiale Giulio Morando, con la collaborazione dei diaconi Nicolò Scalabrino e Giovan Battista Cravanzola.

Monsignor Giacomo Lanzetti, vescovo di Alba
Monsignor Giacomo Lanzetti, vescovo di Alba

Nella Vicaria sono presenti due sacerdoti, parroci a riposo: don Giuseppe Casetta e don Matteo Dallorto, tre comunità di Vita consacrata: i Padri somaschi a Narzole, e le Suore somasche a Cherasco presso l’istituto C. Gallaman, le Suore di Sant’Anna, dedite alla scuola dell’infanzia. In località San Giovanni è presente anche la comunità Cenacolo fondata da suor Elvira di Saluzzo che ospita una quarantina di persone: giovani, mamme con figli e adulti. La loro casa è aperta anche per gruppi che vogliano vivere momenti di preghiera e di riflessione. Nella Vicaria, a Cherasco e a Narzole, è presente anche la comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi con la finalità di accogliere persone disabili bisognose di attenzioni particolari. A Narzole è presente il centro diurno Il girasole, gestito dai servizi sociali, che accoglie circa 25 disabili, mentre a Cherasco è attivo un centro di accoglienza pomeridiano denominato Il sorriso.

La vita sociale – economica – lavorativa

Il tessuto sociale è rappresentato da una comunità attiva e laboriosa. Sono presenti piccole e medie industrie con numerose imprese artigianali che offrono buone possibilità lavorative. L’attività commerciale è molto sviluppata. Nelle campagne ci sono aziende agricole dedite sia all’allevamento del bestiame che alla coltivazione della terra. L’occupazione è discreta, ma la crisi economica e lavorativa si è fatta sentire anche in questa zona creando difficoltà soprattutto tra le famiglie degli operai. In questi ultimi anni c’è stata sul territorio una significativa immigrazione di stranieri provenienti dal Nord Africa e dai Paesi dell’Est (Romania, Albania, Macedonia, Ungheria). Un calcolo approssimativo registra circa il 10% di immigrati; sono quasi tutte famiglie giovani con figli piccoli; questo ha generato un aumento sensibile della popolazione scolastica.

La vita delle comunità cristiane

Le nostre comunità cristiane sono costituite fondamentalmente da buone famiglie. Quelle che da anni vivono radicate nel territorio sono più legate alla vita della comunità cristiana, mentre è più difficile l’inserimento delle nuove famiglie. Il progetto pastorale di fare della parrocchia un insieme di varie famiglie è difficile da realizzare. In questi ultimi anni sono aumentati i matrimoni civili e le varie forme di convivenza. Da un punto di vista demografico colpisce il dato che in quasi tutte le comunità, a differenza di altre zone della Diocesi, i nati negli ultimi anni superino il numero dei defunti. La vita delle nostre comunità è incentrata attorno a tre grandi riferimenti: la catechesi, la liturgia, la carità.

La catechesi

La proposta formativa della fede degli adulti è legata alle omelie domenicali e a momenti di particolare intensità della vita religiosa: predicazioni, tridui, novene nelle occasioni dei rosari e sepolture per i defunti. In questi ultimi anni sono stati realizzati piccoli corsi biblici, corsi di teologia per laici, proposte di gruppi del Vangelo, iniziative vicariali su temi educativi. La catechesi dei ragazzi viene tenuta nella parrocchia e ha una buona risposta, mentre fa più problema la frequenza dei giovani del dopo Cresima. Nel campo educativo è viva la proposta dell’oratorio per aggregazione non solo dei ragazzi, ma anche delle famiglie. L’animazione dell’oratorio è affidata principalmente ai giovani e ai genitori più sensibili. Molto viva è l’attività svolta durante le vacanze chiamata Estate ragazzi sotto la guida dei giovani e con la presenza di genitori. Per la preparazione al Matrimonio cristiano sono tre i centri di incontro: Roreto, Cherasco, Narzole. Sono guidati dai laici e dal sacerdote.

La liturgia

In tutte le comunità è operativo un gruppo liturgico, con la presenza dei ministri straordinari per la Comunione che danno un aiuto ai sacerdoti durante le varie liturgie e nel portare l’Eucaristia agli ammalati nelle domeniche e in occasione del 1° venerdì del mese. La frequenza religiosa si aggira intorno al 25%, con un calo vistoso nel mondo giovanile. La vita religiosa della comunità è incentrata attorno alla Messa nei giorni festivi. Molto sentite sono le feste patronali e alle numerose cappelle. In queste occasioni si propongono tridui di preparazione e si programmano anche momenti di convivialità. A rendere più partecipi le varie funzioni liturgiche sono presenti le corali parrocchiali. Sono attivi anche due gruppi di banda musicale che sottolineano i momenti più significativi della vita della comunità. Tra le festività sono da ricordare la festa della Madonna del Rosario legata al grande santuario della Madonna del popolo e del Cristo Risorto a Cherasco; la festa di San Bernardo a Narzole, della Madonna assunta a Roreto e della Madonna del Rosario a Monchiero.

La carità e il volontariato

Papa Francesco ci ricorda continuamente questo aspetto fondamentale di una comunità cristiana: l’attenzione ai poveri, l’accoglienza degli stranieri, l’aiuto cristiano. Non è sempre facile, tuttavia registriamo sul territorio una buona disponibilità e un’attenzione positiva verso chi fa più fatica. A Cherasco, nella parrocchia di San Pietro, è operativo da alcuni anni un centro Caritas, dove le persone in difficoltà trovano ascolto e aiuti concreti. Si lavora in stretta collaborazione con il centro Caritas della Diocesi e con i volontari delle comunità di Narzole e Roreto con l’aiuto dei diaconi permanenti e in contatto con il servizio sociale e le amministrazioni comunali. Il Banco alimentare distribuisce borse con alimenti di prima necessità. Vengono messi a disposizione anche indumenti puliti e mobili usati. Si aiuta anche con offerte in denaro. Sono più di 200 le famiglie che vengono aiutate. Anche la dimensione del volontariato è molto attiva. Sono oltre una decina i gruppi costituiti in associazioni per un sostegno organizzato sia verso gli anziani che in favore dei ragazzi disabili da accompagnare a scuola. Sul territorio ci sono due case di riposo per un totale di 170 ospiti. Nella Vicaria è molto sentito l’impegno verso il mondo missionario. Sono parecchi i gruppi che mantengono i contatti con le missioni albesi in Brasile e in Kenya. Altri sostengono più direttamente le missioni dove operano sacerdoti e religiose del nostro territorio. È una vera catena di solidarietà che fa onore alla nostra zona. A dar voce a questo impegno missionario si è insediata a Cherasco la figura carismatica di don Silvio Mandelli, che con la fondazione Amici del Mago Sales e con la costruzione del “Museo della magia” propone l’attenzione soprattutto ai bambini del Terzo mondo che vivono in situazioni di marginalità e in pericolo di sopravvivenza. Particolare attenzione suscita l’iniziativa proposta in questi giorni per il “disarmo dei bambini”: lo scambio di armi giocattolo con la bacchetta magica della solidarietà per togliere le armi vere dalle mani dei “bambini soldato”.

Prospettive future

La Visita pastorale può diventare un evento di grazia. Certamente il Vescovo vorrà sottolineare quelle priorità essenziali riportate nella sua lettera pastorale: la formazione dei laici sia attraverso corsi di teologia e di Bibbia che di aggiornamenti su temi pastorali concreti a sostegno delle parrocchie; la preparazione di operatori pastorali anche a supplenza della scarsità del clero; la famiglia come soggetto di pastorale e di formazione sia dei loro figli che di animazione dei nostri oratori e centri giovanili; un laicato convinto nella fede e capace di condividere corresponsabilità ecclesiali con i sacerdoti.

Don Angelo Conterno, Vicario di Cherasco

Sul numero in edicola il programma completo della visita pastorale

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