Miroglio: le ultime novità su esuberi, mobilità e cassa integrazione

ALBA Sono novanta i lavoratori che hanno lasciato la Miorglio negli ultimi sette mesi. È questo il numero, confermato dall’azienda e dai sindacati, dei dipendenti che volontariamente hanno abbandonato il posto di lavoro presso la ditta tessile albese. «Rientra nei piani che avevamo definito nelle riunioni dei mesi scorsi», ha detto Angelo Vero della Cisl a Gazzetta d’Alba, «Riunioni nelle quali i vertici dell’azienda avevano annunciato che sarebbero serviti centosessanta esuberi, numero previsto dal piano commerciale che la Miroglio ha presentato e che è ancora in fase di discussione». È infatti in corso una delicata trattativa che le parti interessate stanno portando avanti con la massima attenzione.

Lo stabilimento Miroglio di Alba

Ma che ne sarà delle altre circa settanta persone in esubero? «Vista la mobilità volontaria, non prevista inizialmente e proposta da noi», ha precisato Vero, «pensiamo che ci possano essere le basi per ricorrere ad altri tipi di ammortizzatori sociali, cercando di rinviare il più possibile la mobilità. Siamo fiduciosi».

A gennaio sono previsti nuovi incontri, «nei quali», informano dalla sede di via Santa Barbara, «si discuterà anche della cassa integrazione, attualmente in atto e in scadenza a fine marzo 2015; sarà anche l’occasione per fare il punto della situazione insieme ai sindacati».

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