Delegazione cuneese dal ministro della salute Lorenzin

GARESSIO Una delegazione di amministratori della Val Tanaro, composta dal sindaco di Garessio Sergio Di Steffano, dal sindaco di Priola Luciano Sciandra e dall’assessore all’industria di Garessio Emiliano Sappa, hanno incontrato a Roma il ministro della salute Beatrice Lorenzin, manifestando le preoccupazioni per la difficile crisi, in termini di riduzione dei volumi produttivi, che sta attraversando il sito farmaceutico Sanofi di Garessio.

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Promotore dell’incontro il viceministro alla giustizia Enrico Costa, che si è fatto portavoce con il ministro Lorenzin delle istanze dei lavoratori e delle Amministrazioni della vallata piemontese, per la quale il complesso Sanofi rappresenta un punto di riferimento lavorativo. Oltre ai 165 dipendenti, il sito determina infatti un indotto per 100 persone e costituisce uno dei sei stabilimenti italiani della multinazionale francese.

«L’auspicio – affermano il viceministro Costa e gli amministratori – è che l’incontro ministeriale possa contribuire a inquadrare le problematiche della Sanofi di Garessio nell’ambito di una strategia industriale che coinvolga anche gli altri stabilimenti situati in Italia. Il ministro Lorenzin si è dimostrata molto sensibile al problema esposto e ha assicurato la disponibilità a prendere contatto con i vertici dell’azienda per comprendere in modo puntuale quali prospettive siano riservate, nell’ambito del piano industriale, al sito di Garessio».

Incontrando, lo scorso 27 novembre, le organizzazioni sindacali e le Amministrazioni della Val Tanaro, infatti, l’azienda si è impegnata a continuare la produzione nel sito di Garessio, escludendo la cessazione delle attività. Quanto al piano industriale e alle scelte volte a consolidare i volumi produttivi, oltre all’intenzione di ricercare nuovi prodotti sul mercato, non è stata esclusa la possibilità di individuare partner strategici. Un nuovo incontro tra azienda e sindacati è fissato per il prossimo 17 dicembre.

«Sarà fondamentale – concludono Costa e gli amministratori cuneesi – che le istituzioni forniscano un apporto proficuo a questo percorso, volto a garantire un sito produttivo antico e fortemente radicato nel territorio».

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