La biblioteca del liceo Govone parla francese

ALBA Martedì 23 dicembre nella biblioteca del Govone si è svolta la ormai consueta Remise des diplomes. È un momento molto importante e sentito al Liceo Internazionale, fiore all’occhiello e sezione d’eccellenza del Govone. I ragazzi diplomatisi lo scorso luglio sono tornati da ex allievi a ritirare il bac. È il completamento del loro percorso: viene consegnato il diploma francese conseguito durante l’esame di maturità, in accordo col progetto Esabac. Che l’Internazionale sia una scuola unica lo dimostrano i risultati e successi ottenuti in questi ultimi anni. E lo sanno anche le varie autorità presenti, alcuni delle quali hanno rinunciato ad altri impegni pur di potervi partecipare. Sono intervenuti l’europarlamentare Alberto Cirio, il deputato Mino Taricco, l’assessore ai trasporti del Comune di Alba, Martini, il presidente del Rotary club, Girello, il preside del Liceo Luciano Marengo e Piercarlo Rovera, suo predecessore. Tutti hanno concordato sul fatto che il Liceo Internazionale è una grande opportunità e una grande ricchezza. I ragazzi sono portati ad avere una mentalità aperta, uno sguardo attento verso l’estero e questo è fondamentale in un mondo sempre più globalizzato. L’Esabac apre molte strade, basta vedere le scelte universitarie. Qualcuno è entrato a medicina, altri studiano al Politecnico, altri ancora si sono concentrati sull’ambito letterario o artistico, scegliendo la scuola di Interpretariato di Genova piuttosto che la facoltà di belle arti di Ravenna. Alcuni di loro hanno scelto un’università francese, una ragazza studia medicina a Grenoble, un’altra scienze politiche a Reims, un’altra ancora frequenta una scuola di alta moda a Parigi. E poi c’è chi, volendo continuare questo doppio percorso intrapreso all’internazionale ha deciso di scegliere una laurea binazionale, come lettere comparate, alternando Torino e Chambéry.alba liceo govone diplomi francese 1

I diplomi, consegnati da Manuela Vico, rappresentante dell’Alliance française, non hanno potuto che confermare questa eccellenza. Il 94% (33 su 35) ha ottenuto il merito, traguardo che spesso risulta difficile da raggiungere anche per i francesi stessi. Ogni diplomato si è appuntato sul petto con orgoglio una coccarda francese con su scritto «le français: une clé en plus pour l’avenir, il francese come chiave per il domani», simbolo di un progetto che non termina con il conseguimento della maturità.

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A questi momenti ufficiali si sono alternati saluti, ringraziamenti, lacrime di commozione e sorrisi; Marie Huot, al flauto traverso e Anna Tonini Bossi, al violoncello, hanno eseguito con maestria l’Inno alla gioia. Una trattazione a parte meriterebbe la neoassociazione degli ex allievi del corso internazionale, Salut les copains , rappresentata dal presidente, Alberto Roggero, che ne ha descritto gli scopi. Nata dall’idea di alcuni ex allievi, vuole promuovere e sostenere le varie attività dell’Indirizzo. A conclusione della cerimonia, tra lo stupore e la meraviglia dei presenti, la biblioteca si è riempita di palloncini colorati, riportanti i tricolori francese e italiano. È seguito un piccolo rinfresco. È stato un momento conviviale per scambiarsi gli auguri, per promettersi un «A presto», certi che in qualunque momento, tornando in quel Liceo, sarà un pò come tornare a casa. C’è un legame forte tra ragazzi e professori, talmente forte da non temere né il tempo né le distanze. E la nuova associazione Salut les copains ne è la prova. Qual è il segreto? Passione ed entusiasmo. Una nota di merito va alle Insegnanti che, da 18 anni, credono in questo progetto. I ragazzi si sono sentiti speciali. Pinuccia Dardo ha aperto la giornata ringraziandoli perché sono i ragazzi i veri protagonisti, coloro che fanno grande una scuola. Ma si sa. Una buona scuola è data da buoni alunni e da buoni insegnanti e i primi per essere tali necessitano di guide speciali.

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