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26 profughi ad Alba, 776 in Piemonte

ALBA Sono poco più di venti i richiedenti asilo che, tra la primavera e l’estate scorsa, Alba ha accolto nel centro di prima accoglienza della Caritas e nelle strutture dell’associazione Lucio Grillo (cooperativa Alice). In autunno erano 23, ridotti a 18 ad aprile. In questo momento  i profughi ospitati sotto le torri sono 17.

Il numero è destinato ad aumentare con le 776 persone arrivate sulle coste siciliane e destinate al Piemonte per il tempo necessario all’esame delle domande di asilo. Come Gazzetta ha anticipato la scorsa settimana, la Prefettura di Cuneo ha in corso un appalto da oltre 19 milioni di euro per garantire vitto e alloggio ai profughi dal 1° luglio a dicembre del prossimo anno.

«Il Comune di Alba», spiega Elena Di Liddo, assessore alle politiche sociali, «non risponderà direttamente al bando della Prefettura, perché non dispone di strutture e spazi per l’ospitalità». «Ma Alba è pronta ad accogliere 26 persone tramite Caritas e cooperativa Alice», aggiunge il sindaco Maurizio Marello.

Prosegue Di Liddo: «Stiamo lavorando a un progetto che applica la “politica della restituzione” e prevede che i profughi riconoscano almeno una parte di ciò che l’Italia e Alba offre loro, oltre a favorire l’integrazione. A coloro che sono in Italia da almeno sei mesi sarà proposto di svolgere, per alcune ore alla settimana un’attività volontaria: l’allestimento di una piazza per un evento, la pulizia delle pensiline alle fermate degli autobus o la rimozione della neve. I lavori verranno decisi in accordo con l’ufficio tecnico, tenendo conto delle esigenze della città. I profughi non saranno retribuiti ma sarà stipulata un’assicurazione. Il progetto è frutto di un accordo tra Comune, Prefettura e associazione Lucio Grillo. Da oltre un anno è attivo un coordinamento, che coinvolge anche l’assessorato di Anna Chiara Cavallotto, per monitorare la situazione».

Manuela Anfosso

Sul numero di Gazzetta d’Alba disponibile in edicola e in formato digitale dal 16 giugno, anche l’intervista a Monica Cerutti, assessore sabaudo all’immigrazione, che contesta a suon di numeri le strumentalizzazioni. Il sindaco Marello illustra il progetto albese per i profughi.

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