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«L’Europa è tornata, onore alla Merkel». Romano Prodi parla di Ue e migranti a Famiglia Cristiana

MILANO Gazzetta d’Alba propone un’anticipazione dell’intervista a Romano Prodi su Famiglia Cristiana in edicola questa settimana. Una riflessione sull’evoluzione della questione migratoria. «L’accordo di Dublino, che impone ai Paesi in cui approdano i profughi di prendersene cura, è stato sorpassato dai fatti e dalla storia. I canali umanitari – lo dice la parola stessa – sarebbero uno strumento di civiltà, da promuovere senz’altro. D’altro canto l’Europa non potrà far fronte a un’ondata senza limiti. Per questo insisto sulla necessità di maggiori iniziative per lo sviluppo, a partire da progetti politici europei in favore, ad esempio, dell’istruzione nei Paesi africani. Quando ero presidente della Commissione avevamo prospettato tante iniziative comuni, ma sono rimaste lettera morta», il sostegno alla politica di Angela Merkel «la Germania fa una scelta intelligente: di fronte al crollo demografico della propria popolazione, accoglie i siriani – laureati per il 40 per cento – adottando politiche inclusive e coniugando, al proprio, l’interesse europeo. Quindi chapeau alla Merkel!», le misure xenofobe dei Paesi dell’Est «me le spiego soltanto come conseguenza del lungo periodo comunista. I regimi hanno svuotato il senso della “solidarietà”, praticavano quella “internazionale” che però non era genuina perché imposta dall’alto» nonché la “distanza” del Regno Unito «La Gran Bretagna è fuori da Schengen, non solo dall’euro, le interessa solo la libera circolazione delle merci; in questa fase storica, per gli inglesi, le cose valgono più delle persone».

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