Riapre Alba galleria (con i cinesi). Il sindaco Marello: un’opportunità per migliorare via Roma

ALBA Nessun limite al commercio. Nell’ultimo Consiglio comunale di Alba, la maggioranza ha respinto l’ordine del giorno presentato dal consigliere di opposizione Emanuele Bolla (Fratelli d’Italia) per contenere le aperture “straniere” in centro e tutelare i negozi albesi, dopo la notizia dell’arrivo di un gruppo cinese nella palazzina affacciata su piazza San Francesco che in passato aveva ospitato i magazzini Pace e di recente Granato mobili.

Una proposta, quella del leader di Fratelli d’Italia, giudicata «ideologica e nazionalista» anche dal capogruppo del Movimento 5 stelle Ivano Martinetti, il quale ha affermato che il Comune deve verificare la regolarità delle attività ma non limitare le aperture, «perché è difficile stabilire chi possa aprire e chi no, visto che ad Alba arrivano esercenti di altri Paesi e di altre regioni italiane, e poi non credo che i commercianti stranieri (ad Alba meno di 50, nda) impediscano l’apertura di “bagnacauderie”». Bolla si è difeso affermando che il suo non eraun documento ispirato da principi nazionalisti bensì uno strumento per avviare un ragionamento sull’opportunità di avere in centro attività non legate alla tradizione enogastronomica e artigianale, come kebab, bazar e centri massaggi. Si è schierato al fianco di Bolla Gionni Marengo di Forza Italia, sottolineando come l’intento del collega di minoranza fosse tutelare le produzioni locali, che «potrebbero essere valorizzate con l’introduzione del marchio Deco (Denominazione comunale d’origine) o vietando la commercializzazione di determinati beni, come avviene nel Comune di Firenze».

Motivazioni che non hanno convinto il centro-sinistra. Paola Farinetti (Con Marello per Alba attiva e solidale), pur rimarcando la necessità di salvaguardare le eccellenze made in Alba, ha accusato Bolla di essere stato «eticamente scorretto», mentre gli altri esponenti della maggioranza hanno evidenziato come l’introduzione di paletti andrebbe contro le norme nazionali ed europee sulla libera concorrenza. Ha concluso il dibattito il sindaco Maurizio Marello, dichiarando che se venissero applicati i principi suggeriti da Bolla l’export italiano naufragherebbe. «È una proposta non adeguata», ha osservato Marello: «Non vedo perché gli imprenditori stranieri non possano aprire. Anzi, in via Roma, con la riapertura del centro commerciale a opera di stranieri potrebbe essere migliorata la vivibilità».

Enrico Fonte

Il direttore dell’Aca, Giuliano Viglione, sulla riapertura di Alba galleria

«Alba galleria – nelle foto, in cui si vede anche il parco di via Roma – dovrebbe essere rimessa in funzione, da alcuni esercenti cinesi, nel corso del mese di ottobre. La riapertura del centro commerciale, a prescindere dalla nazionalità dei gestori, porterebbe vivacità e di conseguenza sarebbe positiva per il commercio di via Roma, per troppo tempo dimenticata».

e.f.

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