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Chiusa la querelle sulla casa di riposo

La casa di riposo Pasquale Toso diventerà presto una fondazione

CANALE Secondo la Provincia il potere di nomina del consiglio è del Sindaco
La nomina del Consiglio d’amministrazione della casa di riposo Pasquale Toso è a discrezione del sindaco. È arrivata in questi giorni in municipio la risposta della Provincia, dopo essere passata al vaglio della Regione, in merito alla richiesta del gruppo di minoranza Cambia Canale di inserire un proprio membro nel nell’organo direttivo dell’Ipab. La querelle delle poltrone era iniziata la scorsa primavera. In seguito alle richieste della minoranza, il sindaco Enrico Faccenda aveva spiegato alla capogruppo di Cambia Canale, Piera Ternavasio, durante un incontro informale, che non era possibile accogliere tale proposta in quanto, da anni, il Consiglio di amministrazione, è di nomina sindacale, riservandosi però di chiedere approfondimenti legali e spiegando che, se le consulenze avessero dato esito positivo per la minoranza, l’Amministrazione non avrebbero avuto alcun problema a nominare un membro.

Casa di riposo Pasquale Toso Canale«In seguito ho comunicato al gruppo che la posizione del segretario comunale e degli avvocati consultati specificava che la nostra Ipab rientrava in una casistica particolare e non doveva fare riferimento all’articolo 57 della legge regionale del 2004 perché è sempre stata amministrata in modo autonomo, sin dagli anni di fondazione. Da quel momento, da parte loro, sono iniziati reclami, sollecitazioni in Provincia e Regione per una causa sbagliata», ha spiegato il sindaco.
In un primo momento, «senza neanche sentire la voce del Comune, la Regione, confermando la posizione della Direzione provinciale, aveva chiesto al Comune di applicare tale legge», ha ricordato Faccenda, riepilogando: «Ma quando abbiamo fornito tutto il materiale e richiesto un supplemento di giudizio la sentenza è stata un’altra. E ha dato ragione a noi. In quei mesi hanno detto che non rispettavamo la legge, che le delibere del Consiglio di amministrazione erano nulle e si rischiava il commissariamento. Ciò ci ha messi in enorme difficoltà. Solo l’esperienza e la capacità di gestione di Silvio Beoletto (presidente Ipab) e la determinazione nostra, che sapevamo di essere nel giusto, ha permesso di sopperire ad alcune carenze. In quel periodo si era trovato un potenziale acquirente che ha investito più di due milioni di euro nell’acquisto della casa in eredità della signora Teresa Carrera. La nostra paura era che, trascinando una pratica per tanto tempo, il cliente si stancasse», ha proseguito il sindaco.
Il rammarico di Faccenda è che «un atto amministrativo importantissimo per la comunità, come la nomina del Consiglio di amministrazione della casa di riposo, sia stato trasformato in lotta politica, per poi arrivare a una sentenza che dà ragione a noi. Visto il polverone sollevato per nulla, mi sembra ora normale chiedere che le spese sostenute per pareri legali, incontri, viaggi vengano rimborsate dalla minoranza».
Piera Ternavasio, capogruppo di Cambia Canale, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito.

e.c.

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