Alba: il catechismo con il cheerleading

NO CREDITI

ALBA Al catechismo si insegna la fiducia con il cheerleading. Dalla collaborazione tra la parrocchia di San Cassiano e l’Alba cheer nasce un progetto innovativo per insegnare il catechismo con l’aiuto di una pratica sportiva in grande evoluzione. I coach della società albese sono stati invitati, venerdì 13 novembre, da don Andrea, all’incontro di apertura del catechismo per i ragazzi di prima e seconda superiore.
Al centro della “lezione” di catechismo: i valori formativi, sociali ed educativi come fiducia, spirito di gruppo, amicizia e coraggio. Valori nel nome dei quali i ragazzi sono stati chiamati a mettersi in gioco, e con loro gli educatori, provando un vero e proprio allenamento, con tanto di stunt e acrobazie tipiche del cheerleading.

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«Il coraggio di esibirsi, saper ridere dei propri errori e lavorare in nome della squadra, per superare le difficoltà; essere parte di un gruppo, confrontarsi con gli altri e condividere una passione. Sono questi i concetti che abbiamo cercato di promuovere tra i ragazzi del catechismo», spiegano i responsabili di Alba cheer, che lavorano al fianco della Ficec (Federazione italiana cheerleading e cheerdance) nella promozione e diffusione della specialità tra i ragazzi delle scuole superiori. «È un percorso che giorno dopo giorno sta rompendo gli stereotipi televisivi del cheerleading riconsegnandolo alla sua dimensione concreta di sport, uno sport considerato tra i più formativi a livello scolastico dal Governo degli Stati Uniti. La Ficec è associata al Csi e negli oratori sta collaborando alla promozione e diffusione di questo sport. Speriamo che l’esperimento, nato grazie alla lungimiranza e alla disponibiltà, possa essere esportato in numerose parrocchie d’Italia», concludono i coach della società nata nella città del Tartufo bianco. Le “lezioni” nella parrocchia di San Cassiano proseguiranno sino a fine novembre, offrendo stimoli per il futuro lavoro di catechesi.
Marcello Pasquero

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