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Poste: sul recapito il Tar decide a febbraio

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POSTE Almeno fino a fine febbraio in diciassette paesi delle Valli Belbo, Bormida e Uzzone la posta continuerà ad arrivare a giorni alterni. La scorsa settimana, la Camera di consiglio del Tar del Lazio ha esaminato il ricorso contro il recapito postale a giorni alterni presentato da Anci Piemonte e da 41 Comuni delle province di Cuneo, Asti e Alessandria e ha stabilito di non pronunciarsi sulla richiesta di sospendere in via cautelare la delibera e di andare direttamente al giudizio di merito. L’udienza è fissata per il 24 febbraio.

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Davanti al Tar del Lazio c’erano i legali Paolo Scaparone e Jacopo Gendre, impegnati a sostenere i numerosi elementi di illegittimità che, secondo l’Anci, gravano sul provvedimento, introdotto dal primo ottobre per 90 Comuni del basso Piemonte. Si tratta solo di una prima tranche di una schiera di centri, soprattutto piccoli e medi, che entro febbraio 2017 saliranno in tutta Italia a 4.721 se la delibera dell’Agcom non sarà annullata.
Spiega il presidente dell’Anci Piemonte Andrea Ballarè: «Il presidente del Collegio ha proposto di rinviare la decisione all’udienza del 24 febbraio, rilevando che la complessità della causa e la particolarità degli interessi coinvolti richiedono un meditato esame della questione. L’eccezionalità del trattamento ricevuto ci induce a ritenere che il Collegio sia pienamente consapevole dell’importanza del ricorso e quindi voglia affrontarlo nei tempi più rapidi possibili».
Il ricorso infatti riguarda l’Agcom, ma investe anche Poste italiane e Ministero dello sviluppo economico.
Secondo Gianluca Forno, vice presidente e coordinatore regionale dei piccoli Comuni e delle Unioni di Anci Piemonte: «L’attenzione ricevuta conferma la validità della questione sollevata, in particolare per i centri di minore dimensione, un patrimonio del Paese da salvaguardare e arricchire e non da impoverire in termini di servizi al cittadino».
Corrado Olocco

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