L’istituto Umberto I di Alba promosso a pieni voti

ISTRUZIONE Le scuole della Granda sono state promosse a pieni voti. Questo è quanto emerge dall’analisi effettuata da Eduscopio della fondazione Agnelli, che ogni anno valutando le scuole superiori in base ai risultati ottenuti dai diplomati all’università e all’andamento della carriera scolastica, si pone l’obiettivo di aiutare gli studenti delle scuole medie nella scelta delle superiori. Ad Alba i punteggi più alti sono stati ottenuti dal liceo Govone, secondo, tra quelli classici, all’Arimondi-Eula di Savigliano, e dal Cocito che si stabilizza a metà classifica tra i licei scientifici. Alba merita il podio per quanto riguarda gli istituti tecnici e tecnologici. La medaglia d’oro va infatti all’istituto Umberto I che ha ottenuto un punteggio di 83 su 100. Più di quattro diplomati su dieci sceglie di frequentare l’università, il 38% supera il primo anno e la quasi totalità degli immatricolati sceglie una facoltà universitaria in area scientifica, per lo più all’Università degli studi di Torino.

Parisio

Abbiamo incontrato Renato Parisio, dirigente scolastico dell’istituto Umberto I.
Perché uno studente delle scuole medie dovrebbe scegliere l’istituto Umberto I?
«L’istituto offre una preparazione che permette di accedere a qualunque università con un buon successo. Sono da privilegiare, ma non vanno escluse le altre, le facoltà tecniche e scientifiche. Non manca il contatto diretto con il mondo del lavoro: il settore agrario e vitivinicolo è all’uscita dalla crisi e sempre più tecnici specializzati sono richiesti dalle aziende. Vi è inoltre un rapporto fiduciario che lega l’istituto Umberto I a queste colline dove è presente dal 1881. Una buona percentuale della classe dirigente di ieri, di oggi e di domani è cresciuta e potrà crescere su questi banchi».
Qual è il fiore all’occhiello di questa scuola?
«Indubbiamente la sinergia tra gli aspetti teorici e quelli pratici. A fianco delle lezioni frontali, gli studenti si cimentano all’interno di laboratori, chimici, biologici e a cielo aperto, come la cantina sperimentale e l’azienda agricola. Altro fiore all’occhiello di questa scuola le importanti esperienze che gli studenti svolgono, tramite stage, nelle aziende del territorio.

Manuela Anfosso

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