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Giù le mani dai vini italiani!

GRINZANE CAVOUR   Si è svolto martedì al castello di Grinzane Cavour l’incontro “In nome del vino” promosso dal Circolo Pd del vino per affrontare il tema della possibile liberalizzazione da parte della Commissione Europea dell’utilizzo dei nomi di vini fondamentali per l’economia del nostro territorio come Barbera, Dolcetto, Brachetto, Cortese, Nebbiolo. Un provvedimento che potrebbe far correre grossi rischi economici ai nostri produttori.

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Da sinistra: Marta Giovannini e Mercedes Bresso.

 

Tra i relatori, l’europarlamentare del Partito Democratico Mercedes Bresso, che ha dichiarato: “In nome della semplificazione la Commissione Europea ha ipotizzato di liberalizzare l’utilizzo dei nomi che erano riservati solo ad alcuni vini. In particolare vini come Barbera, Brachetto, Cortese, Fiano, Lambrusco, Greco o Nebbiolo, registrati e protetti a partire dagli anni ’60 e ’70 e per cui la Dop è costituita dal nome del vitigno autoctono affiancato dal nome della regione geografica di produzione, subirebbero in questo modo una concorrenza da coloro che utilizzano vini prodotti in altri Stati. La liberalizzazione favorirebbe, ad esempio, la comparsa sul mercato di un vino coltivato e imbottigliato in un paese europeo con l’indicazione Barbera sull’etichetta. La buona notizia è che la bozza della Commissione è stata bloccata ma sappiamo che l’atto è ancora sulla scrivania del Commissario. Possiamo dire di aver vinto una battaglia ma l’esito finale non è scontato e non dobbiamo distrarci”.

La coordinatrice del dibattito Marta Giovannini ha aggiunto: “E’ una battaglia in cui tutti dobbiamo impegnarci. Mercedes Bresso ha già iniziato in Europa, il viceministro Andrea Olivero fa altrettanto al Governo con Maurizio Martina e l’assessore Giorgio Ferrero lavora da due anni per l’agricoltura piemontese con impegno e competenza. Questo primo incontro con i produttori, rappresentati da Pietro Ratti, Presidente del Consorzio Barolo Barbaresco, è stato utilissimo perché’ ha fatto emergere altri importanti aspetti di un problema prioritario per il Governo”.

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