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Vertice europeo sul vino al castello di Grinzane

Convegno sulle architetture del vino sulle colline Unesco

GRINZANE CAVOUR  Oggi, venerdì 26, alle 14.30, l’Arev, Associazione delle regioni europee vitivinicole, che rappresenta 75 aree dall’Atlantico al Mar Nero, ha organizzato un grande evento internazionale sul vino al castello di Grinzane Cavour. Sarà l’occasione per discutere problemi e normative in un mercato internazionale che riveste una grande importanza per il Piemonte, regione che ogni anno esporta vino per un miliardo di euro. Dopo l’introduzione del presidente di Arev, Sergio Chiamparino (alla guida dell’associazione dal maggio scorso), la prima parte dell’incontro tratterà il tema “La viticoltura europea di fronte al mercato internazionale”. Interverranno: Jean-Marie Aurand (direttore generale dell’Organizzazione internazionale della vite e del vino), Michel Dantin (europarlamentare e vicepresidente dell’Intergruppo vino al parlamento europeo), Oscar Farinetti (fondatore di Eataly), Aly Leonardy (presidente del Consiglio europeo professionale del vino), il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, Ersilia Moliterno (Direzione generale agricoltura e sviluppo rurale della Ue) e Bernhard Url (direttore dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare). Moderatore: François-Xavier Simon, giornalista di Agra Europe.

vigneti
I vigneti attorno al castello di Grinzane Cavour.

Alle 16, la seconda parte dell’incontro affronterà un altro tema interessante: “Quale vino berremo domani?”. Moderati dal giornalista enogastronomico Paolo Massobrio, interverranno: Pascal Férat (presidente del Sindacato generale dei viticoltori dello Champagne), Donato Lanati (enologo, fondatore del centro di ricerca Enosis), Norbert Weber (presidente della Federazione della viticoltura tedesca), il produttore Paolo Saracco di Castiglione Tinella, Zsolt Tiffan, viticoltore e deputato al parlamento ungherese e alcuni rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole e del mondo delle cooperative: Claudio Conterno, Gianluca Demaria, Giulio Porzio e Federico Vacca.

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