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Cantiere della Moretta al palo: il centro-destra incolpa Marello&Co.

Cantiere della Moretta al palo: il centro-destra incolpa Marello

ALBA Discussione animata giovedì 26 maggio nella riunione della Prima Commissione consiliare, convocata dal presidente Carlo Bo (Forza Italia) per approfondire la sospensione (forzata) dei lavori per la costruzione della nuova scuola nel quartiere Moretta, tema ampiamente trattato sull’edizione cartacea del nostro giornale. Lo stop, arrivato quando erano già state costruite le fondazioni, è dovuto all’accoglimento da parte del Tribunale amministrativo regionale del ricorso presentato dalla seconda impresa classificata in graduatoria, la Fantino Costruzioni, che contesta alla prima, la ditta Franco Barberis, di aver vinto la gara pubblica pur non avendo allegato all’offerta il dettaglio economico degli oneri aziendali di sicurezza. Una mancanza non ravvisata o comunque non presa in considerazione dalla Commissione tecnica comunale (anche perché la disciplina in materia è piuttosto controversa) che ha spalancato le porte di piazza Duomo alle polemiche.

Ad alimentarle i consiglieri di centro-destra che con Gionni Marengo (Forza Italia) hanno evidenziato come sarebbe stato opportuno interrompere i lavori contestualmente alla notizia del ricorso, senza attendere la sentenza e senza tenere conto dei pareri intermedi del Consiglio di Stato che non aveva imposto il blocco. «Si sarebbe potuto rimediare all’errore, invece la maggioranza ha imboccato la strada del muro contro muro e si sono assegnati i lavori a una ditta che di fatto non ha ottemperato alla legge (ricevendo anche l’acconto), convinti di essere nella ragione, ma non era così, ha tuonato Marengo. Gli hanno fatto eco Mario Canova (Forza Italia), Domenico Boeri (Per Alba) ed Emanuele Bolla (Fratelli d’Italia), il quale ha puntato il dito contro sindaco e assessore alle opere pubbliche Alberto Gatto, chiedendo loro di assumersi la responsabilità dell’accaduto e accusando i componenti della Giunta di non essere all’altezza della situazione e pertanto incapaci di aiutare Marello.

Dal canto suo il sindaco, intervenuto dopo l’assessore Gatto, ha difeso le decisioni dell’Amministrazione «in ogni caso autonome rispetto a quelle della Commissione tecnica», rimarcando come l’offerta della Barberis fosse più vantaggiosa di 300 mila euro rispetto alla prima avversaria. «Sono dispiaciuto ma voglio metterci la faccia, come ho sempre fatto, e assumermi la piena responsabilità sia nel caso in cui il verdetto dovesse venire confermato (obbligando il Comune ristilare la graduatoria) sia in caso di ribaltamento della sentenza (con la conferma del mandato alla Barberis). Spero che i lavori possano riprendere presto», ha asserito Marello, affermando che il Comune potrebbe a sua volta impugnare la sentenza rivolgendosi al Consiglio di Stato.

I particolari sul servizio disponibile sull’edizione di Gazzetta d’Alba disponibile in edicola e in formato digitale a partire da martedì 31 maggio, giorno in cui la questione verrà anche dibattuta in Consiglio.

Enrico Fonte

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