Un accordo con l’ospedale di Asti per i malati di tumore

Un accordo con l’ospedale  di Asti per i malati di tumore

SANITÀ Come annunciato nelle scorse settimane dal direttore generale Danilo Bono, occorreranno ancora almeno due anni per ultimare i lavori di costruzione dell’ospedale Alba-Bra a Verduno. Un rinvio della data di apertura che ha portato il Movimento 5 stelle locale, con in testa il consigliere Ivano Martinetti, a rivolgere un accorato appello alla direzione dell’Asl per i malati oncologici, attualmente indirizzati verso l’ospedale di Cuneo con un pulmino messo a disposizione dall’Asl Cn2.

«Chiediamo di formalizzare una convenzione per le cure oncologiche con l’ospedale Cardinal Massaia di Asti, molto più vicino e fornito almeno quanto e se non meglio di quello di Cuneo», spiega Martinetti. «Nell’ospedale astigiano da dieci anni è stata attivata un’unità di brachiterapia unica in Piemonte e tra le poche in Italia visto l’alto livello tecnologico e di personale esperto che richiede».

In attesa che questi e altri servizi vengano attivati nel futuro ospedale di Verduno, abbiamo chiesto al direttore generale di rispondere al Movimento 5 stelle: «Dal mio insediamento sto lavorando nella direzione di ottimizzare i percorsi per i pazienti. Non parliamo di medicinali o provette che possono essere spostate senza problemi, ma di pazienti, quindi il nostro obiettivo deve essere semplificare il più possibile la vita di chi deve essere curato. Asti è lo sbocco naturale per i malati oncologici, bisognerà solamente capire quanti pazienti albesi potrà accogliere il Cardinal Massaia. Entro fine luglio ci sarà un incontro con le direzioni degli ospedali di Asti e Cuneo in cui definiremo tutti questi aspetti nell’interesse dei pazienti».

Marcello Pasquero

Banner Gazzetta d'Alba