Rischio di trasferimento a Ivrea per i lavoratori della ditta Olicar

Rischio di trasferimento a Ivrea per i lavoratori della ditta Olicar

BRA Nel pomeriggio di mercoledì 7 settembre è stata discussa dal tavolo tecnico – che si è riunito nella sede torinese di Confindustria – la vicenda della Manital-Idea di Ivrea, azienda che ha acquisito, circa sei mesi fa, la ditta Olicar Spa di Bra, che conta una sessantina di dipendenti. La Manital, che in Italia ha oltre cinquemila dipendenti, ha infatti deciso una riorganizzazione aziendale, attuando trasferimenti collettivi dei dipendenti indiretti (ovvero quelli non legati strettamente all’attività produttiva, come gli impiegati amministrativi), nella sua sede principale di Ivrea.
Commentano Domenico Calabrese (Cgil) e Angelo Mangino (Cisl): «La Olicar ha comunicato alle Rsu della sede di Assago il trasferimento collettivo a Ivrea, a partire dal 1° ottobre, di 42 dei 66 dipendenti, tutti impiegati e tecnici. Nello stesso giorno, anche i lavoratori della sede braidese di via Don Orione (20-22 diretti e 38-40 indiretti) hanno ricevuto una comunicazione, che si somma a voci e dichiarazioni degli ultimi giorni, che ventilano il trasferimento di tutti gli indiretti, sempre a Ivrea, per accentrare in quella città le strutture di direzione, di gestione tecnica e di amministrazione».
Concludono i due sindacalisti: «Il trasferimento equivale a un licenziamento di fatto, stante la distanza tra Bra e Ivrea. La nostra intenzione è quella di non accettare trasferimenti collettivi, ma di richiedere con forza il mantenimento della sede nel territorio braidese, dando mandato al coordinamento nazionale Olicar di assumere tutte le iniziative sindacali, lo stato di agitazione ed eventuali scioperi, utili alla salvaguardia dell’occupazione nel territorio».

v.m.

Banner Gazzetta d'Alba