Ecco la risposta integrale di Delrio sull’Asti-Cuneo. Cosa ne pensate?

Aca: "Asti-Cuneo una vergogna nazionale. Finitela!"

ASTI-CUNEO Il Ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Graziano Delrio risponde all’interrogazione dell’onorevole Giovanni Monchiero. Il tema, manco a dirlo, è l’Asti-Cuneo, entrata a 20 anni dalla progettazione, nel triste novero delle eterne incompiute.

Il politico canalese chiede a Delrio quali siano le novità dopo l’incontro tra il direttore del Ministero Coletta e Biraghi. Sul tavolo l’ipotesi avanzata da Confindustria di abbandonare l’idea del tunnel di Verduno.

La risposta del Ministro

Delrio ha esordito: «In particolare ci riferiamo al lotto 2.6, necessario per la realizzazione completa dell’autostrada, già oggetto di interrogazioni. Confermo che il progetto originario è assolutamente insostenibile perché comporterebbe un onere finanziario enorme e perché la riduzione di traffico prevista è passata da 35 mila veicoli a 6-7 mila effettivi indica che sarebbe necessario aumentare le tariffe del 40-50%. Questo significa che l’autostrada sarebbe troppo cara»

«Per questi motivi», ha proseguito il Ministro: «Il progetto originario con un costo di 1 miliardo di euro non è sostenibile e ora stiamo valutando tre soluzioni. Quella del progetto originario però da ridimensionare in qualche modo. Possiamo optare per una canna sola per il tunnel di Verduno. La terza opzione è quella di Confindustria di un percorso esterno senza galleria. Stiamo rianalizzando con i tecnici del Ministero dell’Ambiente questa proposta, stiamo valutando quali riduzioni di costi potrebbe consentire. Questo solo e unicamente se non sarà necessario un azzeramento della progettazione che vorrebbe dire anni e anni di analisi preliminari».

Delrio ha concluso: «Vogliamo arrivare all’obiettivo. Posso garantire che ci sarà tutto il mio personale impegno dopo la Valdastico, dopo la Ragusa-Catania, dopo la Roma-Latina. Entro l’anno garantisco che avremo un cronoprogramma comparato delle tre soluzioni diverse, le tre possibilità e scegliere quella che riteniamo più utile al fine di completare l’ennesima opera incompiuta».

Su Gazzetta in edicola martedì primo novembre tutte le voci, a partire dalla replica dell’interrogante Giovanni Monchiero passando per il deputato Pd Mino Taricco e Franco Biraghi per arrivare al sindaco di Alba Maurizio Marello, da sempre contrario a un ridimensionamento del progetto originario.

Marcello Pasquero

 

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