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All’Enoteca di Canale si fanno i conti e si pensa a una nuova fase

L'Enoteca del Roero scommette sulla Biteg e sul turismo natalizio

CANALE L’attuale società consortile cesserà di esistere nel giro di qualche mese per lasciare il posto a un’associazione con le medesime funzioni

Mentre la crisi è aperta per l’Enoteca regionale del Roero a causa delle difficoltà economiche e della scure del ministro Madia (nel numero di Gazzetta in edicola i commenti dei sindaci e le prime stime della situazione debitoria dell’ente), l’amministratore unico Pier Paolo Guelfo pensa al suo rilancio – anche se attraverso il passaggio a una nuova forma societaria – elaborando un mix di azioni turistiche e commerciali.

«Serve una struttura a sostenere i progetti», spiega Guelfo, «altrimenti sono azioni singole senza ricaduta economica nel tempo. E non vogliamo questo».

Con lo scioglimento dell’Enoteca e la successiva istituzione di un’associazione di produttori, Guelfo sta pensando alla creazione di una struttura dinamica.

«La compagine pubblica rappresenta un valore aggiunto ma, senza il contributo di privati, si incapperebbe in enorme burocrazia», afferma, esponendo la sua visione del futuro: «Lavoreremo con spirito imprenditoriale: ragioneremo con i vari attori che gravitano sull’Enoteca, a partire dal ristorante, di cui verranno ridefiniti gli spazi».

Sulla situazione economica dell’Enoteca il sindaco di Canale Enrico Faccenda non si espone, concentrandosi solo sulla felice collaborazione con il ristorante: «La difficile situazione dell’Enoteca nulla ha da vedere con l’annesso ristorante che, anzi, ci sta dando enormi soddisfazioni».

Quasi archiviata la Biteg, Borsa internazionale del turismo enogastronomico, l’amministratore unico dell’Enoteca punta a nuove iniziative turistiche: «Vorremmo organizzare a gennaio un open day per le guide turistiche. Avvieremo una comunicazione continua con i tour operator italiani e internazionali che, attraverso la piattaforma Web Roero turismo, entreranno in contatto con 80 aziende, produttrici di oltre duecento etichette».

e.c.

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