Giudice di Pace: Bruna Sibille incontra il presidente del tribunale di Asti

Giudice di Pace: Bruna Sibille incontra il presidente del tribunale di Asti

BRA Il servizio del «giudice di pace» che Bra, capofila di un gruppo di comuni, comprendente Carmagnola, Cervere, Cherasco, La Morra, Narzole, Pocapaglia, Sanfré, Santa Vittoria d’Alba, Sommariva del Bosco, Sommariva Perno e Verduno, ha deciso di revocare a fine anno, è stato il principale argomento di conversazione tra il primo cittadino Bruna Sibille e il presidente del Tribunale di Asti, Francesco Donato, durante l’incontro mercoledì 2 novembre.

Spiega Bruna Sibille: «Mi sembrava necessario andare a riferire personalmente la decisione di non rinnovare più questa convenzione, troppo onerosa per le nostre casse».

Il carico di lavoro passerà ad Alba

Il servizio, che nella città di Alba è totalmente a carico della Stato, nella città della Zizzola è stato finora oneroso, con costi che sono lievitati in questi anni, fino a giungere agli attuali 100 mila euro, cifra che pesa per i suoi due terzi sul bilancio braidese, per 20 mila euro su quello di Carmagnola e per la restante parte sugli altri Comuni.

Conclude Sibille: «Dopo aver avuto anche una risposta negativa da parte dell’Ordine degli avvocati, i principali fruitori di questo servizio, che chiudiamo a malincuore, pensando all’utilizzo che i cittadini ne hanno fatto finora, abbiamo però deciso di scrivere al Ministero di grazia e giustizia, per disporre il transito della competenza territoriale dell’Ufficio del giudice di pace braidese ad altri uffici».

Il grosso delle pratiche (oltre 3 mila all’anno) sarà assorbito dall’Ufficio del giudice di pace di Alba, attivando una soluzione che pare piaccia molto anche agli stessi avvocati.

Valter Manzone

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