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In fondazione Ferrero la mostra su Giacomo Balla, il maestro del futurismo

In fondazione Ferrero la mostra su Giacomo Balla, il maestro del futurismo

ALBA Sarà aperta sino a fine febbraio la biennale in fondazione Ferrero curata da Ester Coen
FuTurBalla, la mostra dedicata dalla fondazione Ferrero al maestro di origine piemontese Giacomo Balla (Torino 1871-Roma 1958), è stata inaugurata venerdì scorso nella sede della fondazione, in strada di Mezzo 44. Rimarrà aperta con ingresso gratuito fino al 27 febbraio accogliendo i visitatori per una rassegna del maggiore degli esponenti del futurismo, come indica il titolo.

L’arte di Balla è rappresentata da capolavori – provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo, da Amsterdam a New York – che abbracciano tutta la sua esperienza, dal “realismo sociale” del primo periodo agli studi sulla percezione della luce. I dipinti sono nelle sale allestite da Danilo Manassero e dalla curatrice della mostra con spazi e colori scelti partendo proprio dalle opere esposte. La luce arriva per diffusione dalla speciale copertura degli spazi, ricoperta da led regolati in base alle esigenze di visita e di conservazione delle opere, per esempio quelle su carta.

L’orario di apertura sarà lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19, nel fine settimana e nei giorni festivi dalle 10 alle 19. Chiusure: il martedì e il 24, 25, 31 dicembre, il 1° gennaio. È possibile visitare la mostra con una guida, ogni sabato alle 16.30 e ogni domenica alle 11.30 e alle 16.30, al costo di cinque euro a persona. Per le visite in gruppo, oltre le cinque persone, occorre rivolgersi a Itinera (telefono 0173-36.34.80).

La mostra è aperta anche al mondo dell’istruzione: sono quattro i percorsi didattici organizzati dalla fondazione Ferrero e dalla Galleria d’arte moderna di Torino. Si tratta di attività studiate per capire la storia dell’arte, la realtà della città e sviluppare la sensibilità e l’apertura verso la cultura.

Le classi delle scuole dell’infanzia e primarie potranno approfondire il tema della luce attraverso una composizione con cartoncino, matita e acquerello, mentre l’energia verrà studiata attraverso la realizzazione di una scatola decorata con forme geometriche. La scelta di una sagoma e la riproduzione del suo movimento nello spazio permetteranno di capire il moto; infine, con la realizzazione di una girandola potrà essere studiato il colore.

Luce, colore, moto ed energia saranno anche i temi dei laboratori proposti dal centro studi Beppe Fenoglio, dal Museo diocesano e dal museo Federico Eusebio. Visite guidate al percorso artistico e archeologico sotto la cattedrale di San Lorenzo e ai siti archeologici del centro, attività di collage e assemblaggi, percorsi fotografici e interattivi animeranno le giornate dei ragazzi. È previsto anche un percorso per non vedenti e ipovedenti.

p.r.

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