ALTA LANGA Dopo il recente episodio che ha coinvolto l’allevatore paroldese Claudio Adami, sulla questione della sempre maggior presenza di lupi in alta Langa si espone anche la Coldiretti di Cuneo.
Commenta Michelangelo Pellegrino, responsabile delle relazioni esterne dell’associazione agricola: «Su questa vicenda la misura è colma. Dieci anni fa il lupo era confinato nei pascoli alti. Adesso sta ripopolando la Langa, creando problemi a pastori e allevatori, oltre che ai turisti, avvicinandosi troppo alle abitazioni. Coldiretti ritiene che la popolazione del lupo stia assumendo dimensioni non più sostenibili e non compatibili con le esigenze ambientali, agronomiche e turistiche della zona. Sono necessari abbattimenti selettivi e dev’essere messa in pratica una politica di mantenimento simile a quella francese».
Prosegue Pellegrino: «Abbiamo avanzato una richiesta al ministero. Al momento ci dicono sia in discussione, ma non riusciamo a capire se vi sia la volontà politica di offrirci sostegno in questa direzione. Va tenuto in considerazione che la nostra è una regione di confine verso la quale la pressione di contenimento esercitata sul lato francese genera spostamento di branchi. Qualora il ministero non se la sentisse di attuare questo provvedimento a livello nazionale auspichiamo che lo faccia almeno per zone di confine come Piemonte e Valle d’Aosta».
Debora Schellino