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Giuliana Cirio: a Cuneo attese positive per il 2017

Inchiesta: la percezione del lavoro e il fenomeno della disoccupazione

INCHIESTA / 2 Spiega Giuliana Cirio, direttore di Confindustria Cuneo: «All’occupazione in Piemonte contribuisce il lavoro dipendente in sensibile espansione in agricoltura e nel commercio. Allo stesso tempo permane critica la situazione in edilizia, ristagna l’industria manifatturiera e si mantiene in contenuto regresso il comparto dei servizi non commerciali».

Ancora da raggiungere i livelli precedenti alla crisi

L’attuale tasso di disoccupazione piemontese, pari all’8,5 per cento, «è il più basso registrato negli ultimi cinque anni, tuttavia si è ancora ben distanti dai valori precrisi. Lo stesso dicasi per la provincia di Cuneo, che nel 2015 ha confermato il tasso del 5,3 per cento. Nell’indagine di Confindustria Cuneo per il primo trimestre 2017, le attese sull’occupazione sono positive, favorevoli nei comparti dei servizi e ancora negative nell’industria, nonostante la ripresa di fiducia sull’export».

Apparenti paradossi: mentre ad Alba e in provincia il mondo del lavoro sembra peggiorare, in Piemonte si registrano inattesi guizzi migliorativi. Secondo le stime Istat pubblicate la scorsa settimana, tra luglio e settembre 2016 l’occupazione piemontese è aumentata di 20mila unità, salendo a un tasso percentuale di 64,9 punti. Invece le persone in cerca di occupazione sono passate da 209mila a 182mila, con una flessione del 13 per cento rispetto al 2015. A oggi il tasso di disoccupazione nella regione si attesta all’8,5 per cento: il valore più basso degli ultimi cinque anni, anche se lontano dai livelli precrisi, quando il parametro oscillava tra il 4 e il 5 per cento. Una situazione dall’apparenza positiva e che in qualche modo controbilancia la difficoltà dell’Albese e della Granda.

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