Un passo avanti per arrivare a produrre l’Asti secco

A Santo Stefano Belbo si torna a parlare dell’Asti secco

VINO  Giovedì 16 febbraio la commissione tecnica del Ministero dell’agricoltura ha accolto l’inclusione della nuova tipologia Asti secco, ovvero un prodotto con residuo zuccherino inferiore a quello che caratterizza la versione dolce di questo spumante, nel disciplinare che regola il mercato delle uve Moscato.Una decisione attesa dal territorio, che l’accoglie come una visione positiva che potrebbe incidere favorevolmente sul consumo dei prodotti che provengono dalle uve Moscato.

Il prossimo passo avverrà tra circa quindici giorni attraverso l’esame della richiesta al Comitato nazionale vini, cui seguiranno altri 60 giorni per il recepimento di eventuali obiezioni. Se tutto andrà per il meglio si avrà l’approvazione definitiva del disciplinare e partirà la commercializzazione delle bottiglie con la dicitura Asti secco. Inoltre, si potranno utilizzare per questo commercio anche i mosti stoccati con la vendemmia 2016.

Fabio Gallina

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