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In scena al Sociale il Carvè di Paolo Tibaldi e Oscar Barile

Per sabato 25 l’ultima data della rassegna in piemontese al Sociale

In scena al Sociale il Carvè di Paolo Tibaldi e Oscar Barile 1

ALBA Paolo Tibaldi torna sul palcoscenico del teatro Giorgio Busca di Alba, sabato 25 marzo alle 21, con la prima di Carvè, scritto e pensato con Oscar Barile. Una sorta di prova di maturità per Tibaldi, che spiega: «Metteremo in scena un carnevale visto a 360 gradi, dove ogni “maschera rispettabile” si rivelerà, in realtà, capace di qualunque genere di bassezza». Il giovane attore albese spiega: «Sossì o ’è pròpi ën carvè! esclamerebbero i nostri nonni ed è proprio da questa frase piemontese che è nata l’ispirazione per il titolo della commedia». Paolo e Oscar, questa volta, saranno soli sul palco, ma dietro le quinte non mancherà il sostegno del Nostro teatro di Sinio.

Una collaborazione che Tibaldi definisce «una grande responsabilità, ma anche un grande stimolo», che egli punta a trasformare in uno spettacolo itinerante per le sue colline, quelle delle Langhe e del Roero. «Attendo con ansia la prima, ma se devo riflettere su quello che vorrei fosse il futuro di questo spettacolo, non ho dubbi: lo vorrei sulle piazze di Langhe e Roero», commenta Paolo. «Se posso esprimere un altro desiderio, vorrei che Carvè fosse un’occasione per dimostrare che il teatro dialettale può essere apprezzato da persone di ogni età. Vorrei tanti giovani in sala, miei amici e coetanei, ma anche persone che sono affascinate, incuriosite, interessate al piemontese».

«L’obiettivo è proprio nel desiderio di sviluppare e denunciare ciò che il titolo propone come metafora», prosegue Tibaldi. «Il nostro fine è stato creare una proposta artistica che andasse a toccare passato, presente e futuro, fruibile alle persone di ogni età». Un testo impegnato che nasce commedia proprio per strappare un sorriso. «Non voglio rivelare molto. Posso, però, assicurare che sarà divertente e in grado di far riflettere sul mondo di oggi da un punto di vista originale, addirittura paradossale. Vedrete in scena un inno alla tradizione, alla naturale condizione umana alla quale prenderà parte una coscienza decisamente cattiva», conclude Tibaldi.

È possibile acquistare gli ultimi biglietti disponibili alla libreria La torre oppure al botteghino del teatro, aperto giovedì pomeriggio e un’ora prima di ogni spettacolo. In alternativa è possibile chiamare il Nostro teatro di Sinio per comprare i biglietti e ritirarli alla cassa del teatro (telefono 0173-61.34.20 oppure 334-13.92.727).

Marcello Pasquero

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