ACA L’improvvisa cancellazione e la necessità di riprogrammare le attività economiche senza poter contare su un’alternativa che avesse le stesse caratteristiche dei voucher, spiazza i commercianti.
«I voucher – dichiara il direttore dell’Associazione Commercianti Albesi, Giuliano Viglione – erano l’unico strumento legale, tracciabile, soggetto a copertura Inps e Inail, e idoneo a coprire prestazioni saltuarie e occasionali anche nelle imprese. E la scelta della loro cancellazione, che sembra legata più alla volontà di evitare il referendum che ad una valutazione di merito, crea un vuoto non tenendo conto che quelle prestazioni sono comunque presenti nelle imprese. Una vicenda giunta, dunque, ad un epilogo ancor più paradossale se si considera che nei settori rappresentati da Confcommercio, in particolare nel turismo e nella ristorazione, dove peraltro l’occupazione stabile è cresciuta, i voucher erano uno strumento molto apprezzato soprattutto perché consentivano di operare legalmente e con semplicità».
L’auspicio dei commercianti albesi è che in tempi brevi il legislatore sostituisca i voucher con formule di pari semplicità applicativa ed efficacia, anche al fine di scongiurare il ritorno al sommerso, che di fatto i voucher avevano in buona parte arginato.