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Materna Città di Alba: 170 anni in 23 metri di archivi

ALBA La storia della scuola materna Città di Alba è contenuta in 23 metri di archivio che raccontano i suoi 170 anni di vita. Ma la ricorrenza è doppia – sono passati anche 120 anni dalla costruzione della sede attuale, in via Accademia – e sarà questa la materia del convegno di lunedì 30 ottobre, alle 20.30 nella sala storica del teatro Giorgio Busca.

Materna Città di Alba: 170 anni in 23 metri di archivi

All’introduzione del presidente dell’asilo, Luciano Giri, seguiranno gli interventi degli esperti, coordinati dal direttore di Gazzetta d’Alba don Giusto Truglia: Roberta Audenino e Wanda Gallo hanno curato il riordino dell’archivio; Nando Vioglio e Antonio Buccolo hanno studiato le carte che raccontano la vita della scuola dal 1846, quando l’intendente della Provincia d’Alba, Filippo de Raymondi di Torricella, e il vescovo, Costanzo Michele Fea, s’incontrarono nel palazzo della curia per «lo stabilimento d’un asilo infantile e d’una scuola primaria per le fanciulle».

La mole di documenti, tra i quali spicca un diploma autografo di Vittorio Emanuele II, custodisce le vicende di «intere famiglie di Alba», per usare le parole di Maria Cangialosi, vicepresidente dell’asilo, che ha seguito i lavori di recupero e di valorizzazione del patrimonio documentario dell’ente, ora affidato all’archivio diocesano. Un percorso che è stato documentato da Gazzetta d’Alba in tutte le sue tappe; il nostro giornale, infatti, ha compiuto i 135 anni e li festeggia collaborando con le diverse realtà locali.

La serata del 30 ottobre è stata preceduta da altri due momenti di approfondimento dedicati ai “Bambini che eravamo” e all’archivio della Diocesi.Materna Città di Alba: 170 anni in 23 metri di archivi 1

«A novembre, poi», conclude Maria Cangialosi, «nella sede della scuola ospiteremo suor Angela, quasi centenaria religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che si occuparono della scuola albese per molti anni. Nell’occasione sarà aperta un’esposizione di alcuni dei documenti più importanti».

p.r.

 

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