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Allena: «Expo turist ha sempre svolto un lavoro impeccabile»

Fiera del tartufo numero 86, presentazione all'Agenzia di Pollenzo
La presidente dell'Ente fiera Liliana Allena

INCHIESTA / 3 Liliana Allena è la presidente del Consiglio di amministrazione dell’ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba. Perché il Palatartufo è gestito da una società privata?
«Si tratta di una decisione consolidata nel tempo, che negli ultimi anni si è rivelata efficace. Expo turist ha dimostrato di saper gestire e far crescere nel tempo un progetto molto complesso, che al suo interno racchiude innumerevoli iniziative, ospiti, ingressi, superando ostacoli organizzativi e burocrazia. Non è facile ricominciare da zero, senza contare che la legge Madia di recente approvata dal governo di Matteo Renzi ha reso difficile per le Amministrazioni pubbliche costituire nuove società per questo tipo di eventi».

In effetti, la rassegna d’autunno è cresciuta molto negli ultimi anni. Quali sono i numeri dell’ente Fiera, che gestisce l’impalcatura dell’intera manifestazione dedicata al tuber magnatum Pico?

«I ricavi sono cresciuti negli ultimi anni. Anche se non abbiamo ancora il dato definitivo, nel 2017 presumiamo di arrivare a un totale compreso tra 1,4 e 1,5 milioni di euro – ma bisogna considerare come il Bocuse d’or, che non si ripeterà il prossimo anno, gonfi i numeri in senso positivo. L’ente Fiera riceve finanziamenti pubblici e privati ed è composto da un Consiglio di amministrazione i cui membri non percepiscono emolumenti. La struttura dà lavoro a 5 dipendenti, una macchina che nel tempo ha saputo aggiornarsi e crescere, contribuendo a rendere Alba e il territorio circostante come li conosciamo oggi».

Ovvero?

«Siamo diventati internazionali, abbiamo saputo adattarci alle nuove esigenze, cercando di programmare e pianificare su prospettiva biennale, portando il nostro territorio sui principali scenari mondiali e attraendo turisti e visitatori da ogni nazione. In questi anni abbiamo sviluppato nuove relazioni con enti pubblici e privati (Ministero delle politiche agricole e forestali, aziende, sponsor, ecc.) e realizzato progetti (mostre e design, oltre ai lavori del celebre Alessi, che ha dato vita al tagliatartufi Alba) che hanno consentito la partecipazione a importanti bandi pubblici. L’impegno si è tradotto in maggiori risorse per l’intero sistema locale. Dietro a una macchina così composita – durante gli otto week-end di fiera non vi sono soltanto eventi legati al tartufo, ma una miriade di progetti culturali, aggregativi e artistici – c’è una programmazione a lungo termine e una gestione complessa, che occupa l’intero anno. Ad esempio, abbiamo già parzialmente pianificato Vinum e la Fiera del 2018. Tutto questo lo facciamo con grande passione e determinazione».

Tornando alla questione del Palatartufo alla Maddalena, se ho compreso bene, per l’ente Fiera sarebbe problematico cambiare la gestione per la “storicità” del mandato e l’affidabilità di Expo turist?

«Certo. La società Expo turist ha sempre svolto un lavoro impeccabile. Detto questo, non escludiamo in futuro – qualora la legislazione rendesse meno complesso per l’Amministrazione una gestione più diretta della struttura del cortile della Maddalena – di poter studiare soluzioni ancor più efficaci».

Matteo Viberti

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