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Italia nostra: «No all’ennesimo palazzo in via Fratelli Carando»

Italia nostra: «No all’ennesimo palazzo in via Fratelli Carando»

BRA Un nuovo palazzo, a sei piani, che sorgerà nel crocevia formato da via Vittorio Emanuele, via Fratelli Carando e via Vittorio Veneto, proprio all’ingresso del centro cittadino, adiacente al liceo cittadino. «Inutile», a detta dei responsabili della sezione cittadina di Italia nostra, che avrebbero visto molto meglio la realizzazione di una palestra, per l’adiacente istituto che non la possiede, pur essendo frequentato da oltre 600 allievi.
A nome del comitato, il presidente Angelo Mallamaci spiega: «L’area sulla quale sorgerà l’ennesimo palazzone si sarebbe potuta utilizzare più opportunamente per costruire la palestra del liceo. Infatti gli oltre 600 studenti e i loro insegnanti di educazione fisica sono costretti a continue peregrinazioni per la città, da una scuola all’altra, o alla ricerca di spazi idonei, con grande perdita di tempo, di qualità del lavoro, di pericoli nei trasferimenti e disagi in genere».
Aggiunge Mallamaci: «Già anni fa abbiamo segnalato la necessità di salvaguardare la struttura del centro storico braidese, allargandone i confini, come richiesto dal rispetto della storia dell’impianto urbano della città, oltre che dal buon senso. Oggi parrebbe sensato evitare di costruire palazzoni, destinati a rimanere vuoti in una città che negli ultimi anni ha perso quasi mille abitanti e che ha circa tremila alloggi vuoti. Forse c’è ancora spazio perché l’Amministrazione faccia un passo indietro e vengano considerati prioritari per una volta gli interessi della scuola, degli studenti e del personale». E conclude: «Una relazione congiunta della Provincia e dell’Arpa – risalente al 2015 – giudicava come la proposta progettuale, “derivata dalla demolizione e ricostruzione, differisca significativamente dal tessuto storico originario. In particolare la tipologia costruttiva e i piani fuori terra contrastano con il nucleo primitivo, formato in prevalenza da edifici di 2 o 3 piani”».
Ma proprio sulla questione dell’altezza del palazzo, il sindaco Bruna Sibille precisa che il progetto ne prevede 5 e non 6 come invece sostiene Italia nostra.
Valter Manzone

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